Se ne ne sentiva assolutamente l’urgenza. Girando in tutti gli ambienti del MEF e in quelli economico-finanziari non se ne poteva più di sentire sempre la stessa dolorosa invocazione: “Come fa Cassa Depositi e Prestiti a non essersi ancora dotata di un’adeguata struttura per i rapporti con la Società Civile”?”
E così, finalmente, l’ecomista Dario Scannapieco ha ceduto. Non si sa se su suggerimento del solito Fabio Barchiesi (ormai ribattezzato “Gianba’” per i suoi confidenziali rapporti con il sottosegretario di Palazzo Chigi Fazzolari) o direttamente della responsabile dei Rapporti Istituzionali, Linda Cecconi, fatto sta che ora Cdp ha colmato la grave lacuna strutturale.
E chi ha vinto la gara? Con quale procedura per titoli? Per il momento, si può rispondere solo alla prima domanda: si tratta della fassiniana Fosca Nomis, che nel 2016 si candidò alle elezioni comunali di Torino (quelle perse contro la pentastellata Chiara Appendino) nella lista del Pd.
Bell’acchiappo, no?
Insomma, a Cdp le assunzioni per meriti “politici”, continuano alla grande. E l’importante è che siano sempre in quota centrosinistra, al massimo “calendiana”.
“Gianba’” ne sara‘ sicuramente orgoglioso.