Forze Armate, i retroscena del Joint Stars 2019 (tra sprechi e disorganizzazione)

Lo scorso maggio, in Sardegna, c’è stato il Joint Stars 2019, la più importante esercitazione a livello nazionale, organizzata e gestita dallo Stato Maggiore della Difesa tramite del Comando Operativo di Vertice Interforze (COI). In campo Forze Armate, Guardia di Finanza ed ENAV. Per metterla in piedi non si è badato a spese.

Ci ha scritto, infatti, un testimone che ha visto con i propri occhi la disorganizzazione e gli sprechi. A cementare la sua denuncia, un’ampia documentazione di quanto raccontato. Documentazione che resta riservata per comprensibili motivi di privacy e sicurezza.

«Caro direttore – scrive – la ringrazio di cuore per la possibilità di esporre quanto accaduto nella Esercitazione ‘Joint Stars 2019’, nella quale sono stato impiegato dal 9 maggio al 3 giugno scorso».

Dal racconto emerge che i militari giungono a Decimomannu ma, al loro arrivo, nessuno spiega loro perché sono lì e cosa devono fare esattamente. Maggiori, capitani, tenenti e marescialli  si ritrovano a guardarsi in faccia spaesati. «Sembravamo essere tutti precettati per lo stesso incarico misterioso, ma senza che nessuno fosse in grado di quantificarcelo» racconta il nostro testimone.

E ancora: «Il giorno stesso viene tenuto un briefing sui lineamenti dell’attivitàalla faccia delle spese avevano installato un sistema di controllo elettronico con badge per l’ingresso alle tende del Comando – ed in quella sede chiedo di nuovo chiarimenti, senza ottenerne alcuno. Cercando tuttavia di essere almeno proattivo individuo delle incongruenze formali e squisitamente tecniche su quanto si sta per mettere in campo: emanazione degli ordini e soprattutto struttura di comando e controllo che non poteva dar luogo per esperienza ad un lavoro coordinato come ci si aspetta a quei livelli. Esprimo le mie perplessità ad un ufficiale del COI, che cadono miseramente nel vuoto».

La sera si dorme nell’ufficio di un hangar trasformato in camera da letto.

«Da qui assisto all’incredibile: soldati inviati ad operare in un’area, mentre gli elicotteri che li devono prelevare sono inviati altrove. Scavo un attimo nei dati che il comando interforze emana spacciandoli per ordini di operazioni (semplici copia incolla delle note a margine degli eventi da condurre) e scopro che invertono i nomi delle aree addestrative con le coordinate di altri. I velivoli ovviamente mettono nei piani di volo coordinate geografiche, ma l’esercito legge i nomi e tutti assieme si parte bruciando carburante e risorse senza che giungano benefici. A metà dell’esercitazione per un errore di ‘valutazione’ due F35 vengono fatti volare per più di un’ora a vuoto, perché i pianificatori interforze avevano dimenticato che due Osprey dello US MARINE Corps dovevano fare rifornimento. Gli stessi dovevano portare gli operatori JTAC sugli obiettivi per dirigere l’attacco dei due F35… e questo si ripete poi nei giorni a venire con altri casi: Marò del San Marco inviati a Capo San Lorenzo mentre il ‘nemico’ era a Salto di Quirra, Marines chiamati a Teulada che poi devono tornare a Salto di Quirra, Nave san Giusto mai fatta partire da Taranto col comando della componente navale a bordo, di là i container coi materiali e di qua chi dei materiali necessita…»

E prosegue: «Potrei procedere fino alla noia, ma se non bastasse la visita del Ministro della Difesa reduce dal trenino a Lourdes porta plauso e benedizione a tutti… salvo anche lo stile e l’eleganza: si era provveduto sempre a spese del contribuente a produrre le patch a colori cucite da mettere sull’uniforme con il LOGO dell’esercitazione JS 19… spesa tanto inutile quanto vergognosa, alla luce delle mostruose difficoltà di fornire le mimetiche al personale in servizio (potrei narrare anche qui diverse cose indegne di un paese civile, ma andrei fuori tema)».

Ma poiché al peggio non vi è fine a metà dell’esercitazione, lo spirito di Badoglio che pare così radicato nei nostri vertici produce il suo meglio: «si definisce il piano di rientro a fine esercitazione! Si danno disponibili i voli per tornare ‘in continente’, sfruttando la definizione cara ai Sardi e qui iniziano i guai in generale ed i miei in particolare. Vedo infatti e non senza incredulità che i voli sono assegnati per data e reparto, ma senza tener conto della sede dei reparti! In pratica si delinea quanto segue:

  • reparti di Sabaudia e Roma risultano su voli da Cagliari a Verona e Trieste! 
  •  I Marò del San Marco che nel mentre hanno visto la loro nave arrivare, la vedono anche partire…senza di loro: vengono lasciati giorni a Decimomannu in attesa di un aereo che li porterà se va bene in Puglia, ma qualcuno a Pratica di Mare; 
  • I rappresentanti del CoiDifesa di rango inferiore vengono mandati a Verona; 
  • I reparti della Folgore vengono smezzati: una parte a Pisa ( e fin li la sede giusta!) ma 76 persone tra cui il mio reparto di Legnago ed ovviamente io stesso.. a Pratica di Mare!

Alla data di questa scoperta mancano circa 10 giorni prima delle date dei voli (tutti militari a parte uno) e alcuni fanno presente il problema alla catena di comando. Questo avviene a mensa o la sera al circolo perché «la guerra a quei livelli si ferma la sera e nel sabato e la domenica: gli uomini sono fuori a patire in mano a nessuno, ma si sa che la parte conviviale è fondamentale! L’esempio nel nostro ambiente è tutto: il ministro fa il trenino? e noi si organizza la serata a tema ‘ballando con le stellette’. Il gruppo di balli tradizionali bravissimo sia ben inteso! vengono addirittura invitati gli astanti a provare. Che dire: nel curriculum oggi è evidente che non avere un corso di ballo sia lesivo della carriera ai massimi vertici».

Ma ogni tentativo di far ragionare i superiori a tutti i livelli «si tramutano in muri di gomma con tanto di telefoni chiusi in faccia o risposte generiche, a parte un paio di Tenenti Colonnelli col senso della logica prontamente messi a tacere. Come a dire: avete il compenso forfettario, non stressate».

i piani sono decisi in questo modo:

– 1 giugno: volo Cagliari-Verona: personale del CoiDifesa (aereo partito con 40 posti liberi circa)

– 2 giugno: volo Cagliari-Ronchi dei legionari: personale vario tra cui quelli di Sabaudia e di Forlì. Qualcuno di Torino e Firenze (aereo pieno per 2/3)

– 3 giugno: volo Cagliari-Verona con personale misto dei reparti romani (e aereo con posti vuoti),  volo Cagliari-Pratica di Mare: con personale di Livorno e Legnago (VR).

Storia a sé fanno un volo di C27 per Pisa del 30 maggio (con esercitazione finita il 28 maggio) completamente VUOTO e due voli di C130J per Pisa decollati il 31 maggio completamente VUOTI.

«Con buona pace dello spirito di corpo, dei video promozionali falsi come una banconota da due dollari e delle spese assurde dei trasporti gestiti bruciando soldo pubblico per niente, con autobus che hanno attraversato l’Italia per recuperare quelli che potevano arrivare a pochi km dalle sedi stanziali, risparmiando tempo e quindi denaro, tanto, sperperato perché il ‘Colonnello del COI’ ha detto che non si può cambiare il piano».

«I voli sono ancora in atto ed ovviamente i logisti resteranno là per altri 15 giorni per smontare le tende. Peccato che in particolare a Perdasdefogu, la chiacchiera da bar che sempre scardinai piani meglio riusciti degli eserciti da operetta, ascoltata da un angolo, quantifichi il lavoro reale in non più di tre ore al giorno per far bene tutto… il resto? La Sardegna ha un mare fantastico, l’uranio impoverito delle spiagge del poligono è una fiaba ed il bagno è di stagione».

«Concludo qui questa saga vergognosa, che da il voltastomaco solo ad essere raccontata. In allegato le invio i manifesti dei voli di cui sopra e quel poco di documenti che sono apparsi per dare una parvenza di struttura questo vasetto miliardario, che avrebbe sostentato coi suoi fonti addestramenti utili e di certo entusiasmanti, se solo si fosse voluto provare a realizzarli».

«Con la speranza che quanto sopra serva a dimostrare che nelle Forze Armate il problema percepito in basso non è solo il rinnovo del contratto, ma anche il desiderio di quel ‘bel fare’ che così lontano pare dalla dialettica dei vertici che proprio quello dovrebbe avere a cuore».

Commenti

  1. Se è una considerazioni riguardo al malfunzionamento dell esercito ecc ci sta’non e’una novità gli sprechi ecc,se è un attacco al ministro della difesa attuale e quindi al governo è retorica politica delle oppsizioni o di chi parteggia per loro,in quanto anche nel passato era così!

  2. Sono solo cazzate!!! Tutte le esercitazioni sono pianificate in anticipo e qualsiasi attività, anche montare una tenda o installare un PC fanno parte Dell addestramento del personale.

  3. Assolutamente falso.. presto servizio al Pisq a Perdas e l’esercitazione ha funzionato benissimo.. ma quale tre ore di lavoro al giorno.. dovrebbe vergognarsi per le falsità scritte.

    • Tutto inventato. Tra l’altro dubito fortemente che il documento sia stato scritto da un militare che abbia preso parte all’attività. L’esercitazione è stata organizzata nei minimi dettagli e ciascun partecipante conosceva bene il proprio ruolo e i propri compiti. Grande impegno è stato inoltre profuso nell’implemetare misure tecniche, organizzative e procedurali finalizzate a salvaguardare la sicurezza dei partecipanti e la tutela dell’ambiente.

  4. Come al solito, a “orologeria” in occasione delle nomine.
    Le asinate scritte sono tali e tante che sortisce l’effetto contrario.
    Sarà per caso per il fatto che la importantissima testata “sassate” non è stata tra quelle invitate al media-day????? Ma certo che nooooo ????.
    E anche gli ex delle Forze Armate che sputazzano bile tramite sassate, patetici, individuabili e ridicoli

  5. Post Scriptum:
    Dai commenti vedo che L”articolo ha colpito nel segno ed ha riscosso unanimi consensi!!!!!????????????????????

  6. L’unico spreco è lo stipendio pagato al “testimone” che ha scritto questa marea di cazzate! (che intanto si è intascato la sua indennità di missione per aver lavorato “3 ore al giorno!!”)

  7. Un attacco vile alle forze armate come solo i vigliacchi e i disonesti sanno fare. Quanto scritto è tutto da dimostrare. Vorrei solo sapere cosa faceva questa persona durante l’esercitazione oltre ad avere il tempo di annotare tutti questi dati. Qualcosa non quadra.

  8. Buon pomeriggio, i “fallimenti” elencati dal testimone nell’articolo ,se fossero reali sarebbero davvero gravi e motivo di un approfondimento ,ma se solo uno di questi “fallimenti” fosse falso allora forse lo sono tutti…tipo l’assenza della nave San Giusto…documentata invece ,con tanto di foto, su diversi siti istituzionali per via della presenza a bordo dei vertici militari al DV-Day. Credevo ci fosse un minimo di fact checking qui… ma è un mio “fallimento” averlo pensato.

  9. Faccio solo presente che perdas e a due ore dal mare e che per tutto il periodo dell’esercitazione le condimeteo erano invernali. Un racconto raccontato pieno di inesattezze tipico di chi racconta il sentito dire. Certo che fa scena tirare merda. Buona lettura

  10. Che corrisponda a verità è opinabile. Ma è vero che a pensare male si fa peccato.. Ma a volte ci si azzecca. Detto questo si sa che ormai le esercitazioni o mega esercitazioni che siano sono solo in funzione del VIP DAY con annessi vasetti e/o leccamenti di c… Al generalone di turno. A nessuno gliene frega più niente che il singolo soldato sappia sparare o muoversi sul campo…. L importante è che sappia imbandire la tavola a festa. Tipico comportamento italiano!!!!!! Chi dice che va tutto bene fa parte dei team dei lacchè. UN PO DI DIGNITÀ il più fesso di noi ha passati 40 anni e anche molto di più.

  11. Beh enorme bufala perché NAVE SAN GIUSTO è stata lì per tutta l’esercitazione…articolo a dir poco più che falso scritto da qualcuno che certamente nn era neanche li

  12. Non ho partecipato all’esercitazione citata nell’articolo, ma in Sardegna ne ho fatte decine della durata di circa un mese ciascuna. Tutte le esercitazioni erano pianificate apriori nei minimi dettagli, e certamente non si lavorava 3 ore al giorno, ma proprio perché le attività erano molteplici, complesse e compresse in un mese si lavorava dalla mattina presto fino alle 22 inoltrate, sabato e domenica inclusi. Pertanto ritengo che anche l’esercitazione citata, soprattutto perché organizzata dal COI e per la presenza di eserciti alleati, sia stata organizzata bene e quanto scritto sia molto opinabile e frutto di sensazionalismo.

  13. Articolo chiaramente di parte che per colpire la ministra Trenta getta fango gratuitamente e ignobilmente sul nostro Esercito!! Mi sa che c’e lo zampino di un certo la russa

  14. Buon pomeriggio
    ..ho partecipato alla JS 18 ..’ed era tutto pianificato e bene organizzato, piani di volo, orari, logistica, ecc. È normale che durante un’esercitazione di ampio spettro come questa, ci sia un grosso movimento di uomini, mezzi, apparati e infrastrutture che implicano dei costi importanti. Ma, la cosa che mi chiedo, perché non cacciano dalle Forze Armate quel coglione che sta rubando lo stipendio all’amministrazione dicendo tutte queste cazzate e infangando il nome e la reputazione di tanti bravissimi militari, non lui, che servono il Paese con dignità, sacrificio e onore, come dovrebbe fare questo signore che tanto di male ha da dire.
    Forse lui non era alla JS19, aveva sbagliato location ….magari era a Gardaland al parco giochi e neanche se ne è reso conto per quanto è, ripeto, coglione.

    • Forse è uno dei pochi che ha partecipato con lavoro e denunciato il vero! …i coglioni come scrivi dovrebbero essere agli alti comandi che pensano a sperperare e f….re soldi !

  15. Ho partecipato alla JS 2019: quanto scritto nell’articolo al 99,9% è falso. Il personale ha dormito negli alloggi, qualcuno in tenda nel campo allestito (e ben organizzato) per l’occasione. Io personalmente sono tornato con uno dei due C130 per Pisa di cui: uno completo di personale, l’altro completo di materiale. Abbiamo svolto attività continua anche nei giorni festivi, quindi non capisco chi scrive sopra che genere di esercitazione ha visto! Secondo me doveva andare in vacanza e qualcosa è andato storto…oppure semplicemente non merita le stellette che forse (dubito) indossa.

  16. Di inefficienze ce ne sono eccome, vuoi per mancanza di fondi, vuoi per mancanza di personale sonale, ma anche per inettitudine…le esercitazioni servono proprio per vedere le cose che non funzionano e per affinare le capacità, ma quello che è stato scritto mi sembrano veramente delle esagerazioni raccontate ad arte…non sono credibili, almeno secondo me.

  17. UN GIORNALISTA SERIO PRIMA DI INFANGARE IL LAVORO DI MIGLIAIA SÌ MILITARI CHE HANNO LAVORATO DURAMENTE PER 3 SETTIMANE DOVREBBE ALMENO FARE DEGLI APPROFONDIMENTI. NON HO PAROLE. TIPICO STILE DI CHI NON HA MAI FATTO NULLA PER IL PAESE. VIVA L’ITALIA

  18. Paglia, lei non sa di cosa sta parlando.
    E’ un povero calunniatore. Con la sua agiata vita di pensionato di lusso anziché fare il nonno, cosa che dovrebbe fare vista la sua veneranda età, non lancia sassate ma cazzate. Il guaio di tutto ciò è che c’è pure chi gli da credito. Fa davvero pena. Anziché distribuire livore gritrito si goda quei pochi anni che gli restano. E si diverta

  19. Paglia lei ha anche qualche problema con l’italiano. Si scrive della JOINT STARS e non del Joint Stars. Esercitazione è femminile.

  20. Io non so chi tu sia, ma posso assicurare che per montare tutte quelle tende il personale preposto si è fatto un mazzo incredibile. Vorrei proprio sapere cosa frulla nel cervello di chi scrive ste stronzate.

    • assolutamente vero basta vedere il bellissimo video sul portale della difesa
      Ma il Sig Paglia fa prima a buttare merda a gratis.

  21. “Testimone”…sei solo un povero CANE MORTO!!! Scommetto non hai mai fatto un cazzo nella tua inutile vita e che alla buona sei uno di quelli che piange se non ha la stanza d’albergo col bagno in camera…non hai mai portato lo zaino, non sei nulla, sei solo un povero cane morto!

  22. Caro Paglia Ma il Riccardo cuor di Leone non le ha riferito che la serata danzante organizzata a Perdas aveva lo scopo di accrescere la coesionefra gli uomini e donne partecipanti all’esercitazione e le comunita’ locali.Come mai non citare la gara di solidarietà per la raccolta di fondi a favoredella lega del filod’oro .L’eroe Dove era .SA che c’è un aspetto molto importante della vita dei militari che si chiama SPIRITO DI CORPO. Forse lui è uno di quelli entrato per la pagnotta
    Che spettacolo……

  23. Sig paglia continui a scrivere qualcosa su Cragnotti …..che a fare i militari ci pensiamo noi dal ministro a l’ultimo allievo ,con tutte le difficoltà annesse al caso ….ma si ricordi bene che pur di fare il nostro mestiere alle volte lasciamo moglie e figli a casa e dormiamo dove lei nn sosterrebbe neanche per una foto ricordo .non ci serve il suo articolo politico….

  24. Buongiorno. Noto che molti gridano al rogo, ma questo quando si parla di cose scottanti, si sà essere nel conto. E’ andata cosi in molti casi: anche per l’Uranio impoverito che era tutta un’invenzione e che nella discussione che ne è nata ha fatto gridare, parimenti, al medesimo rogo per chi ne aveva parlato. L’articolo comunque non pare infangare i nostri militari, affatto e forse basterebbe leggere tutto fino alla fine. Ad essere messa in luce è la scarsità di organizzazione e valutazione degli obiettivi da raggiugere e la GESTIONE DEL PERSONALE, mai la perizia degli equipaggi d’aria e di mare, dei tecnici e dei soldati, che hanno come sempre sopperito alla scarsità di risorse, dando il meglio di loro stessi tenendo in piedi l’esercitazione e conducendola. Sta di fatto però che il focus è un altro: il COME e a CHE PREZZO personale e in termini di risorse hanno realizzato tutto questo. Giustamente le valutazioni si fanno alla fine, ma allora non è di gran peso ‘il bellissimo video’ apparso su social. Quella è promozione ed altro non può essere: è stato pubblicato che l’esercitazione (al femminile) era ancora in atto.
    Leggo che si è lavorato anche di domenica; c’è chi l’ha fatto senza possibilità di smentita dato che esercitazioni di questa portata impegnano a fondo e senza risparmio di energie, come fa notare qualche commentatore mettendo a disposizione la propria esperienza in merito, ma allora chiedo: chi ha preso parte alla serata per rinsaldare i vincoli con la popolazione locale? e chi ha preso parte alla citata Joint Run (messa in risalto già dalla stessa Ministro Trenta sui già citati social?) Perchè signori, se di spirito di corpo si tratta va chiesto se in effetti il medesimo ha preso parte a questi eventi in percentuali consistenti. E’ accaduto? Sempre nelle valutazioni: quanti obiettivi per le singole componenti erano stati pianificati? E quanti effettivamente conseguiti? Quanti lanci sono stati fatti? Quanti sbarchi? Quanti voli inseriti compiutamente in una ‘missione’? E soprattutto del numero complessivo di giorni spesi in Sardegna, quanti si sono spesi sul terreno con lo ‘zaino’ caro a chi interviene qui sopra? Le condizioni meteo erano in effetti avverse, ma allora, signori un comando di questi livelli ha di certo dei piani alternativi, li ha messi in atto o ha più semplicemnete cancellato eventi come fosse uno show itinerante? La questione,di nuovo, non è il valore indiscusso dei militari: è la loro gestione da parte di chi evidentemente li considera mere pedine da buttare qua e là, un vizio che credo nessuno possa poi contestare molto. In fine: anche il recupero di uomini mezzi e materiali è parte dell’esercitazione credo. Qualcuno può confutare che reparti stanziali al settentrione sono stati inviati verso Roma e viceversa? e le spese per prenderli e riportarli a casa sono tra i dettagli che si possono ignorare dato che vi erano evidenti alternative più economiche ed ovvie?
    Solo degli spunti ovviamente, ma gridare al Cuor di Leone che ha parlato, non onora i vari sceriffi Nottingham che sono intervenuti con offese e parole grosse dato che vedo altrettanti anonimi in questa conversazione a preludio del loro dire.
    Alla fine è andato tutto bene? Tutti all’unanimità felici e soddisfatti? Allora in effetti scrivere è inutile pratica e teniamoci quello che abbiamo cosi com’è, perchè io ero là assieme a molti e le voci nelle tende occupatein realtà dalla maggioranza narravano una storia diversa.

  25. Signor HELVENGEN sicuro di non lavorare anche lei per la stessa redazione di chi ha sottoscritto quest’articolo che tanto ha fatto indignare i nostri amati militari abituati a vivere di sostanza, che alle illazioni del “sentito dire” di chi è abituato a dar peso alle chiacchiere “da bar”, hanno smentito fieramente con “ io c’ero!” . Un disperato tentativo di salvare la faccia dopo l’ennesimo tentativo di screditare le nostre istituzioni?

    • Signor Anonimo, le garantisco che esprimo opinioni e dibatto a titolo personale e la invito a leggere le ultime righe del mio scritto. Se poi il concetto è che non si debba far altro che seguire la furia di piazza, che ha sancito l’indiscutibilità dell’argomento allora chiunque scriva qualcosa proponendo un ragionamento finirà sulla stessa pira. Peraltro mi soffermavo su un commento del sig. Carlo: se un dato è falso allora con buona probabilità lo sono tutti, ma se ce ne fossero un paio di veri? Varrebbe lo stesso assioma? Nessuno ha ancora risposto alla veridicità o meno dei voli gestiti a quel modo, o alla realizzazione o meno delle patch col logo della JS19. Esistono o no? Il nome della nave era sbagliato in effetti, forse un lapsus? Di una nave andata e venuta si parla e c’è n’erano diverse. Ed in fine, lo scopo del nostro conversare qual è? Cercare di analizzare per capire o stroncare i confronti? Le opinioni, si sa son terreno molto personale e radicato, ma una organizzazione forte e sana non dovrebbe temerle. Qui invece si sta facendo solo ‘dagli all’untore’. Con rispetto le chiedo, scevro da ogni polemica: lei è altrettanto certo che coloro che qui gridano ‘cane morto’ non siano essi stessi tra le fila di coloro che hanno tutto l’interesse al mantenere questa realtà in essere proprio per quella pagnotta che si vorrebbe tolta al testimone?

      • Sig. HELVENGEN, a mio modo di vedere, Lei è l’unico che ha cercato di apportare qualche contributo al dibattito e non ha usato pre-concetti nell’affrontare l’esperienza descritta (che in quanto soggettiva, non può che essere parziale e con un proprio punto di osservazione). A tutti i Superiori, colleghi, subordinati che qui hanno espresso le proprie rimostranze per il reato di “lesa maestà” al prestigio delle F.A. ed animati da tal ardore di Patria, una semplice constatazione, peraltro in linea con il pensiero del Sig. HELVENGEN: ma possibile che non si riesca mai a scindere l’analisi delle criticità/carenze di un’attività/operazione dall’aspetto personale, legato alle responsabilità o ai meriti del singolo? La capacità delle F.A. (e del Paese) di fare autocritica è prossima allo Zero (Kelvin!).

  26. Testimonianza scritta forse sull’onda della rabbia e della frustrazione. Vero o no, tutto quello che è scritto è comunque verosimile. Storie già viste e fin troppo riviste di sistemi che non parlano tra loro, di attese estenuanti e di pianificazioni semplicemente errate. La Forza Armata è in pesante declino e il problema non è il sindacato. Il collega evidenzia la rabbia di chi vorrebbe lavorare bene e non viene messo in condizione. Il “fango” come lo chiamano gli esimi scriventi, dovrebbe invitare a riflettere e non solo andare a cercare “chi è stato a fare la spia”

  27. C’ero e un po’ di problemi fanno parte di una grande esercitazione come questa…parecchie cose lette sono illazioni di chi forse non indossa una divisa..

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