Alla fine, bontà sua, la politica ha battuto un colpo: il 22 dicembre ci saranno le audizioni in Parlamento, davanti alle commissioni riunite di Difesa e Sviluppo Economico, per delineare il futuro di Oto Melara e Wass, le due business unit di cui Leonardo si vuole disfare vendendole ai francesi. Saranno sentiti i ministri Lorenzo Guerini e Giancarlo Giorgetti e i tre amministratori delegati interessati alla compravendita: Alessandro Profumo (Leonardo), Giuseppe Bono (Fincantieri, interessato all’acquisto) ed Alessandro Ercolani (CEO di Rheinmetall Italia, partner strategico di Fincantieri per il rilancio industriale delle due business unit in un ambizioso quadro complessivo europeo).
Ma la notizia più importante è che proprio oggi Profumo e Bono si sono incontrati riservatamente a quattr’occhi per verificare i rispettivi punti-chiave della compravendita. Con l’AD di Leonardo fermo sulla posizione di voler far cassa vendendo ai francesi e l’omologo di Fincantieri sempre più determinato ad acquistare e a far rimanere in Italia la “testa” delle due ex-aziende strategiche per la nostra difesa, già massacrate ai tempi della dissennata gestione di Mauro Moretti al vertice di Leonardo.
Stando alle poche indiscrezioni trapelate, l’incontro -svoltosi in clima di palpabile tensione- si sarebbe concluso con un nulla di fatto circa l’ipotesi di riuscire a trovare un accordo tra i due colossi. Insomma, si andrà certamente allo scontro anche in Parlamento.