ANAS, “Ciucci e Dama Nera restituiscano 32 milioni di euro”

ANAS, “Ciucci e Dama Nera restituiscano 32 milioni di euro”

06 ottobre 2019

Otto dirigenti ANAS, tra cui l’inossidabile Pietro Ciucci e la famigerata Antonella Accroglianò, alias Dama Nera (che nel 2008 ha patteggiato 4 anni di reclusione), rischiano di dover restituire quasi 32 milioni di euro.

Gli altri sono i funzionari Salvatore Tonti, Alfredo Bajo, Gavino Angelo Caratza, Daniele Tornusciolo, Sandro Assunto e Giuseppe Meli.

Motivo del contendere, stavolta, riguarda un appalto vinto dal consorzio Uniter per dei lavori di ammodernamento di un tratto autostradale nei pressi di Morano Calabro, nel Cosentino. L’obiettivo era “velocizzare” il traffico sulla Salerno-Reggio Calabria. Raggiunto? Manco per niente.

Anzi. Come ha sottolineato il viceprocuratore della Corte dei Conti Massimiliano Minerva, la situazione è – se possibile – peggiorata. Anche perché i nostri geni del male, avevano pianificato i lavori comprendendo anche i giorni di esodo per le vacanze, creando notevoli disagi alla circolazione.

Disagi che però si sono inspiegabilmente tradotti in un compenso “non dovuto” riconosciuto all’appaltatore, “senza una negoziazione, senza un’istruttoria sulle ragioni della richiesta, senza un’analisi dei costi, una valutazione di congruità”.

Di più. Secondo gli inquirenti il consorzio sarebbe stato pagato – spropositatamente – per fare lavori difformi da quelli previsti dal contratto. Basti pensare che la corretta circolazione su due corsie per senso di marcia non sarebbe mai stata garantita.

La Procura, dunque, ha giudicato “illecito e gravemente colposo” il comportamento degli ex dirigenti di ANAS che, con questo modus operandi, ha fatto sì che i lavori di ammodernamento finissero per costare – e costarci – qualcosa come 32 milioni e mezzo di euro al chilometro. Tre volte tanto la media europea.