No ad una soluzione “interna”, sì all’arrivo in via Monzambano di un manager “esterno” libero da qualsiasi condizionamento partitico o sindacale. Perché la “mission” che riceverà tra poche ore, è quella di fare “tabula rasa” della vecchia struttura, troppo inquinata dalla politica.
A spingere il governo verso questa drastica soluzione, non sono risultate estranee le notizie relative ad un’ondata di promozioni e assunzioni di parenti e affini dell’ultimora, decise disinvoltamente dall’AD uscente, Simonini e dalla responsabile delle Risorse Umane, Celico. L’ennesimo assalto alla diligenza che spinto -appunto- Draghi e Franco ad accantonare la candidatura dell’interno Stefano Granati (che pure era stata sostenuta dall’AD di FS, Ferraris) e privilegiare quella di un AD il cui nome di conoscera’ comunque tra poche ore. Contro l’indicazione di Granati avrebbero pesato anche il fattore età e il timore di possibili “condizionamenti” amicali nell’opera di smantellamento e disarticolazione della vecchia struttura, giudicata assolutamente prioritaria per riportare in carreggiata la più grande stazione appaltante del nostro paese.
AGGIORNAMENTO
Previsioni rispettate: il nuovo AD di ANAS sarà Ugo de Carolis, già alla guida di Aeroporti di Roma, il manager che ha rilanciato il Leonardo Da Vinci. Come presidente, è stato invece scelto Edoardo Valente, generale di corpo d’armata della Guardia di Finanza e attuale vicecapo di gabinetto del MEF.