Prima che il gallo (delle urne) canti, Emma rinnega Marco tre volte

Pannella? Chi se lo ricorda. La lotta per l’aborto? Non è più attuale. Il partito radicale quello vero? Non è più casa mia. Prima che il gallo delle prossime elezioni politiche canti Emma Bonino ha già rinnegato il suo ex mentore Marco Pannella almeno tre volte.

Lo rivela un articolo del “Tempo” che si è andato a spulciare il curriculum politico dell’ex ministro degli Esteri del governo Letta sul sito internet della sua nuova formazione politica “Più Europa” trovandovi queste sorprese. Cioè la mancata citazione di almeno tre periodi cardine della propria vita politica passata. Preferisce presentarsi come ex ministro, ex commissaria europea, persino come ex tutor della facoltà della Sorbona assegnata a Enrico Letta.

Che dire di più? L’amara scomunica pannelliana arrivò già durante un Pannella Bordin di fine luglio 2015 quando Marco fece notare alla spalla Bordin che oramai Emma non frequentava più il partito ma il jet set.

Tutte queste poco nobili manovre per ingraziarsi il Pd di Letta prima e quello di Renzi oggi. Più che il blasone poté il digiuno di poltrone. Ma solo dopo il 4 marzo sapremo se ne sarà valsa la pena. A occhio e croce (e sondaggio) però..

Commenti

  1. Articolo pretestuoso. Emma Bonino avrà i suoi difetti, ma questa storia del rinnegarlo per accedere al potere è una balla.

    Primo perché di Pannella non ha mai rinnegato l’eredità politica (certo ci son stati degli scazzi, ma quelli con Pannelli erano fisiologici, e lui non è mai stato un vendicativo).

    Secondo perché con Pannella in vita e consenziente delle poltrone col centro-sinistra già eran state negoziate (nel 2008 col PD e nel 2006 con la Rosa nel Pugno a suo volta alleata di Prodi). E nel 2010 Emma Bonino era stata candidata del centro-sinistra alla regione Lazio. Nessuno all’epoca ebbe nulla da obiettare perché era l’amato leader che era d’accordo. Oggi che non c’è più alcuni (come l’autore di questo articolo) si arrogano la capacità di dare etichette di radicalità e di dire cosa il caro leader avrebbe appoggiato o no.

    In sintesi Emma Bonino avrà un modo di intendere il partito diverso da quello di Pannella ma l’approccio radicale è autentico: non c’è abiura a Pannella né scandalo per degli apparentamenti non nuovi.

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