CONSIP, Mizzau grida al “complotto”: ma chi l’avrebbe organizzato, il MEF, cioè il suo azionista?

CONSIP, Mizzau grida al “complotto”: ma chi l’avrebbe organizzato, il MEF, cioè il suo azionista?

02 maggio 2024

Marco Mizzau non si arrende e giura che otterrà una nuova nomina come AD di CONSIP. Perché è solo vittima di un “complotto” nato da un anonimo.

Ma certo, come no. E allora, a parte la “chiamata alle armi” (si fa per dire) degli amici dell’Opus Dei, sarà il caso che prima di ottenere di essere rimesso in sella, spiegasse all’inclita e al volgo due semplicissime cose:

1) chi può aver organizzato il “complotto” di cui sarebbe rimasto vittima? La risposta è semplicissima: può averlo ordito solo il MEF, facendo dimettere la presidente Barbara Luisi e la consigliera Luisa D’Arcano, entrambe -come lui- scelte e nominate dal dicastero dell’Economia. Quindi, Mizzau ha poco da lamentarsi: vada da Giancarlo Giorgetti e dai suoi dirigenti e se la prenda con loro.

2) Nei suoi piagnistei con i giornalisti amici, l’ex-AD continua spudoratamente a mentire, accreditando la tesi che tutto è cominciato solo grazie ad un anonimo. Bugia grossa come una casa. Mizzau sa benissimo che la vittima principale dei suoi comportamenti maleducati e sessisti è una dirigente che ha rinunciato all’anonimato ed è stata interrogata dalla speciale commissione guidata dalla Luisi e della quale hanno fatto parte anche le sue colleghe del Collegio Sindacale e dell’Organismo di Vigilanza. Che non hanno sentito solo lei, ma anche altri dirigenti testimoni dei comportamenti di Mizzau durante diverse riunioni dei vertici aziendali. E una volta avuta conferma, non li hanno neppure sentiti tutti, ritenendo provate le lamentele e chiudendo l’istruttoria poi sfociata nelle duplici dimissioni.

Ora, a parte che sarebbe davvero difficilmente comprensibile un’eventuale repechage dell’AD da parte di chi ha scelto di far decadere l’intero CdA di CONSIP pur di liberarsene, c’è molta attesa sulle future decisioni del MEF.

Con buona pace di Mizzau, cui non resta altro da fare che andare a pregare nell’amata Cappella della Madonna del Pozzo.