Corso di Stato Maggiore, il generale Farina pronto a modifiche “ad figliam”?

Corso di Stato Maggiore, il generale Farina pronto a modifiche “ad figliam”?

02 dicembre 2019

Caro direttore,
le scrivo per porre l’attenzione sul corso di Stato Maggiore che il generale Salvatore Farina, attuale capo di SME, pare essere in procinto di “modificare” per venire incontro alle esigenze della figlia, medico pediatra nell’Esercito.

L’ufficiale di Accademia, dopo dieci anni dalla nomina a sottotenente, deve andare a Torino per frequentare il corso di Stato Maggiore. Un corso che è molto oneroso, soprattutto per quegli ufficiali che hanno una famiglia a carico. Un tempo veniva quantomeno corrisposta una forfettaria. Da parecchi anni a questa parte, invece, il peso economico e professionale è completamente a carico del singolo ufficiale che deve restare a Torino per nove mesi.

Messe così le cose, non sorprende che i frequentatori spesso decidano di abbandonare il corso. Tra questi, molti sono medici che non vogliono perdere la propria clientela fuori dall’ambiente con le stellette.

L’attuale capo di Sme Salvatore Farina si trova dunque davanti ad una situazione difficile da risolvere: garantire a tutti il corso di Stato Maggiore oppure cedere alle richieste della figlia, capitano medico pediatra dell’Esercito, di modificare il corso al fine di scansarlo a piè pari facendo leva sull’attuale potere di cui gode l’ufficiale?

Negli ambienti  si parla dell’eventualità di eliminare il corso per i soli ufficiali medici o addirittura di spostarlo da Torino a Roma per permettere a chi, dopo il corso, va a lavorare, di aggiungere un guadagno “extra”.

Ma in questo modo si penalizzeranno gli ufficiali d’arma e i vari corpi logistici. A loro nessuno pensa?