Difesa e attacchi hacker tra gli imbarazzi di Guerini e l’onestà di Mulè’: la solita figuraccia all’italiana

Nella giornata di ieri i siti del Senato italiano, della Difesa, dell’Istituto superiore di Sanità e dell’ACI (per citarne alcuni) sono stati irraggiungibili. Dopo poco il gruppo hacker “Killnet” ha rivendicato sul proprio canale telegram di aver effettuato un attacco a siti istituzionali italiani e spagnoli.

L’ironia della sorte ha voluto che proprio ieri si tenesse il secondo giorno della Cybertech (ironia della sorte nell’ironia della sorte, il principale partner della convention è Leonardo), kermesse cyber alla quale non hanno mancato di sfilare tutte le istituzioni legate all’ambiente cibernetico italiano, dal Prof. Baldoni al sottosegretario alla Difesa Mulè.
Quest’ultimo durante il suo intervento ha confermato, citando fonti di intelligence americane che i disservizi sui siti istituzionali italiani fossero nati a causa di attacchi DDOS da parte di gruppi hacker filorussi. Un vero peccato che di lì a qualche ora il Ministro Guerini abbia invece affermato che per quanto riguarda la difesa si trattava di una manutenzione programmata da tempo. Sì, una manutenzione programmata sul sito.
Effettivamente ogni mese vengono effettuate manutenzione sui siti internet della difesa, si tratta di disservizi minimi e, mediamente, queste attività vengono svolte di notte quando l’utenza non necessita del servizio.Invece no: in una situazione come quella descritta, rivendicazioni (approfondendo la rivendicazione vengono proprio elencati gli indirizzi IP delle utenze target dell’attacco, senza scampo), irraggiungibilità del sito durata ore nelle ore di punta di utilizzo e per giunta nello stesso momento in cui, guarda caso, si stava perpretando l’attacco ad altri siti istituzionali italiani;  e per giunta dopo che un autorevole esponente dello stesso dicastero avesse confermato l’attacco. Curioso, no?
Poi un giorno parleremo del COR (comando per le operazioni in rete dipendente dal COVI che gestisce la cyber defence della difesa con spocchia e avidità, a proposito degli interventi degli esponenti del COR alla Cybertech su come si difende la rete) e di quanto sia inconsistente.

Commenti

  1. Io propongo Mario Basso come prossimo capo di un sindacato… perfetto per un ruolo in cui si possa essere chiamati con una certa ricorrenza a fare allusioni senza contenuti o logica sulla qualunque..

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