Difesa: ecco il “piano B” di Latorre per gestire i finanziamenti militari europei verso Niger, Libya e Tunisia

Difesa: ecco il “piano B” di Latorre per gestire i finanziamenti militari europei verso Niger, Libya e Tunisia

09 luglio 2023

E niente. Nicola Latorre proprio non ce la fa a vedersi in pensione tra i trulli della sua adorata Puglia. Continua a pensare a cosa potrebbe dedicarsi nella terza età ed ha messo a punto un altro piano per restare a galla.

Perché è vero che ha ormai rinunciato all’impossibile desiderio di vedersi confermare come DG dell’Agenzia Industrie Difesa, ma si accinge a provare ad irretire il ministro Guido Crosetto con questa proposta: essere nominato Commissario Straordinario per la gestione dei ricchi finanziamenti stanziati dalla Quinta Commissione europea e dal nostro COVI (Comando Operativo di Vertice Interforze) per le spese militari in Niger, Libya e Tunisia; magari con una scelta delle aziende da privilegiare, per i lavori su navi, elicotteri, sistemi shelterizzati di comando e comunicazioni, senza una procedura di evidenza pubblica.

Spettacolare.

Così, forte non si sa ancora bene di quale sponsorizzazione, ha chiesto e ottenuto per il 19 luglio un appuntamento col responsabile della Difesa per potergli illustrare personalmente il “piano B” sul suo futuro.

Ma certo, come no. Nient’altro? E infatti non è finita qui. Perché Latorre, si sa, è un generoso. Lui non vuole abbandonare al loro destino gli altri componenti del gruppo che in AID è stato affettuosamente ribattezzato dell’”Orecchietta Magica”.

E oltre al rinnovo anticipato del contratto per il suo superconsulente di fiducia, l’ammiraglio Stefano Corona, ora si sta attivamente occupando anche del “braccio giuridico”, l’avvocatessa Isabella Cimmino, da molti anni responsabile del comparto legale e del contenzioso dell’Agenzia.

Peccato che i termini contrattuali previsti dalle norme vigenti non prevedano più alcun prolungamento del rapporto di lavoro. E su certi affidamenti delle pratiche ad un certo studio esterno si allunghino ombre relative al conflitto di interessi.

Ma tant’è: Latorre non si arrende mai e carica a testa bassa, sperando che in via XX Settembre nessuno sappia inquadrare certe pratiche opache… A proposito: ma invece di preoccuparsi del futuro suo e dei fedelissimi dell’”Orecchietta Magica”, l’ex-senatore si sta dedicando anche al bilancio 2022 dell’AID, visto e considerato che a luglio inoltrato ancora non se ne sa nulla?