Difesa, il Ministero garantisce la NATO: non ci saranno “sovrapposizioni” per Cavo Dragone; ma lui resta recalcitrante sui tempi

Difesa, il Ministero garantisce la NATO: non ci saranno “sovrapposizioni” per Cavo Dragone; ma lui resta recalcitrante sui tempi

28 settembre 2023

Via XX Settembre fa finalmente chiarezza ed esce dal letargo obbligato in cui l’hanno costretto le bizze dell’ammiraglio Cavo Dragone sui tempi dell’assunzione del nuovo ruolo di Presidente del NATO MILITARY COMMITTEE.
È confermato che per ora il CHOD non ha alcuna intenzione di seguire l’esempio del suo predecessore, Giampaolo Di Paola, cioè di lasciare in anticipo la carica di CSMD. Ma -come è stato assicurato al Segretario Generale della NATO, Stoltenberg- non ci saranno quelle “sovrapposizioni” che avrebbero potuto far pensare ad alcuni mesi di “part time” da parte del nostro CHOD.
L’equivoco è nato dalle date e dalla presunzione che Cavo Dragone avrebbe rinunciato a concludere il mandato triennale di CSMD dedicandosi  subito ad entrare nel complesso meccanismo del NMC. Come aveva fatto, appunto, l’ammiraglio Di Paola nel 2008. Invece, il CHOD non solo vuole arrivare ai primi di novembre del 24, ma addirittura assumere il nuovo incarico a Bruxelles nel gennaio del ‘25, dopo le vacanze di Natale e Capodanno.
Infatti, i sei mesi di proroga concessi all’ammiraglio olandese Bauer scadranno soltanto il 28 dicembre.
Quindi, Cavo Dragone non ritiene affatto opportuno -almeno per ora- mettere a disposizione il suo attuale mandato e porsi per tempo al corrente delle problematiche del nuovo incarico. Preferisce invece condizionare pesantemente anche la sua successione al vertice delle FFAA. Impedendo, ad esempio, la possibile nomina del generale Luciano Portolano a nuovo CHOD e quella dell’ammiraglio Dario Giacomin al suo posto di Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti.
Perché?