Difesa, l’inarrestabile scalata del generale Masiello: ora capo di Gabinetto, domani CSM

Difesa, l’inarrestabile scalata del generale Masiello: ora capo di Gabinetto, domani CSM

26 settembre 2019

Si delineano sempre meglio gli obiettivi dell’”Operazione St. Regis” (leggi qui) e del conseguente ribaltone ai vertici della Difesa. L’astro nascente è certamente il generale Carmine Masiello, attuale vicedirettore (da tempo in imminente uscita) del DIS.

Già strettissimo collaboratore dell’ex-CHOD Graziano Badoglio e consigliere militare di Renzi e Gentiloni (oggi entrambi di nuovo in auge grazie al neonato governo) a Palazzo Chigi, è sempre più in pole come prossimo capo di gabinetto del ministro Guerini. Ma solo come futuro trampolino di lancio per diventare CSM dell’Esercito.

Perché Masiello non vede l’ora di potersi vendicare dell’oltraggio subito da lui e da Graziano da parte dell’attuale numero uno, il generale Salvatore Farina. Che come sottocapo gli ha preferito il collega Giovanni Fungo. E ora l’obiettivo è quello di impedire qualsiasi proroga per Farina, quando l’anno prossimo compirà i 63 anni e scavalcare gli altri due pretendenti all’incarico: il segretario generale e direttore degli armamenti, Nicolò Falsaperna e l’attuale capo di gabinetto, Pietro Serino. Per il quale sarebbe già pronta la poltrona di SCSMD, cioè di vice del CHOD Enzo Vecciarelli, ora occupata dal generale Luigi De Leverano (che potrebbe finire proprio al posto di Masiello come vicedirettore del DIS).

È così – secondo i fraterni amici del St. Regis – si potrebbe chiudere questo incredibile carosello, senza troppi morti e feriti, che richiama alla mente gli anni più bui delle FFAA, quelli dei tempi della P2.

L’unica che prova ad opporsi a questo “effetto domino”, sembra essere l’ex-ministra Elisabetta Trenta, che sta cercando di creare una sollevazione all’interno del M5S in difesa sia di Serino che di De Leverano, entrambi nominati ai loro posti proprio da lei. Ma per il momento, malgrado i toni minacciosi usati con il suo successore e le richieste d’intervento rivolte anche al Quirinale, non sembra davvero in grado di bloccare l’”Operazione St. Regis”.

Nel frattempo, è arrivata la notizia che Giorgio Vezzosi sarà capo della segreteria dal prossimo 5 ottobre. Mentre è stato firmato il decreto di nomina del “pilottiano” Fausto Recchia come consigliere per gli affari generali, aggirando così l’incompatibilità che avevamo denunciato nei giorni scorsi, essendo lui anche Ad di Difeservizi (leggi qui).