Difesa: il M5S all’attacco della scandalosa pratica degli “encomi” per far fare carriera ai raccomandati

Difesa: il M5S all’attacco della scandalosa pratica degli “encomi” per far fare carriera ai raccomandati

31 marzo 2021

Qualcosa si muove. Forse. O almeno, c’è finalmente chi ha deciso di provarci a stroncare il mercato degli encomi di comodo per far carriera nelle Forze Armate.

E di questo va dato onestamente atto al presidente della Commissione Difesa della Camera, Gianluca Rizzo e ad un folto gruppo di deputati del M5S, tutti firmatari di una proposta di legge che proprio ieri ha iniziato il suo iter parlamentare.

Tre articoli in tutto per ricondurre il conferimento dell’encomio solenne (ma anche di quello semplice) all’effettiva eccezionalità dell’atto compiuto dal militare ritenuto meritevole del riconoscimento.

E non, come purtroppo accade ormai da tempo, per premiare chi si è limitato semplicemente a fare il proprio dovere, ottenendo invece -grazie all’encomio di comodo- un lasciapassare per scavalcare i colleghi e ottenere più agevolmente una promozione.
Ci sono centinaia di esempi possibili, riguardanti generali (qualcuno ricorderà il “caso Restaino” denunciato proprio da Sassate) ammiragli, colonnelli e via via a scendere,  fino ad arrivare agli ultimi dei sottufficiali.

Questo, riguardante una brillante caporalmaggiore, rende perfettamente l’idea: “…ha costantemente assicurato la sua insostituibile (sic!) presenza in sede, operando con straordinaria efficienza…nella gestione delle delicatissime (arisic!) e numerose pratiche afferenti alle attività della gestione del sistema GoPers e della coordinazione e contabilizzazione degli straordinari del personale militare…”.

Come si vede, ne’ più, ne’ meno, del proprio dovere. Il tutto, però, condito dai soliti superlativi assoluti, tutti decisamente fuori luogo. In questo, come anche negli encomi dei generali a varie stelle.

Bene, ora la volontà di farla finita con queste vere e proprie “marchette”, c’è. Vediamo come andrà a finire.