Difesa e pescatori sequestrati: se Vecciarelli salva i politici, la responsabilità è solo sua

Difesa e pescatori sequestrati: se Vecciarelli salva i politici, la responsabilità è solo sua

10 novembre 2020

Dopo settanta giorni di fallimenti e di incredibili giochi a scaricabarile, si comincia a diradare la nebbia che avvolge il sequestro e la detenzione in Libia dei diciotto pescatori di Mazara del Vallo. Ed emerge una incontestabile verità: ecco quali sono le conseguenze della decisione del Chod, Enzo Vecciarelli, di voler tenere per se’ anche il Comando Operativo di Mare Sicuro, sottraendolo al CSM della Marina, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.

La pubblicazione di una dettagliata ricostruzione dei fatti da parte del settimanale “Panorama”, non sembra lasciare dubbi al riguardo. Perché qualcuno deve aver pur dato l’ordine al comandante della nave “Durand de la Penne” di non intervenire più con l’elicottero in difesa dei pescherecci sequestrati. E se questo qualcuno non è stato il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini (neppure avvisato fino al giorno dopo), vuol dire che la decisione ricade tutta intera su chi ha preteso di “scippare” alla Marina il Comando Operativo anche delle operazioni navali. Cioè, appunto, il Capo di Stato Maggiore della Difesa. Tertium non datur.

Ed è inutile che da via XX Settembre si cerchi di scaricare le responsabilità sul comandante della “Durand de la Penne” o -peggio- si spinga la Marina ad assumersi quella di aver deciso il voltafaccia in assoluta autonomia. Le catene di comando sono fatte apposta per sapere in anticipo dove finisce lo scaricabarile. E non a caso “Panorama” cita due precedenti molto significativi:

1) nel 2015, gli incursori del Comsubin, partiti da una nave della Missione Mare Sicuro, liberarono il peschereccio “Airone”, sequestrato a largo di Misurata con tanto di miliziano libico a bordo;

2) il 7 novembre scorso la fregata “Martinengo”, nel Golfo di Guinea, ha fatto alzare in volo il proprio elicottero, con a bordo una squadra di fucilieri di Marina, per far desistere i pirati che avevano attaccato un mercantile.

Può bastare per far tirare le conclusioni al ministro Guerini sul Comando Operativo di Mare Sicuro? E il premier Giuseppe Conte, che ha sempre inutilmente accanto il suo consigliere militare, l’ammiraglio Carlo Massagli, non ha proprio nulla da eccepire, salvo ora affidarsi all’AISE per liberare i nostri pescatori?