Difesa: Recchia, l’”eminenza grigia” di via XX Settembre, teme il fine legislatura e cerca un posto

Difesa: Recchia, l’”eminenza grigia” di via XX Settembre, teme il fine legislatura e cerca un posto

16 febbraio 2022

Per noi comuni mortali un anno è un tempo lungo, ma per la politica (soprattutto per il sottobosco politico) un anno è un tempo brevissimo.
Mentre pensiamo magari a che coalizione potrà vincere o a che sistema elettorale potrebbe esserci, i “nominati” pensano a quale potrà essere il loro destino e cominciano a muoversi.
Il Nominato per eccellenza nel campo della difesa si chiama Fausto Recchia. Recchia si occupa ininterrottamente di difesa dal lontano 2006 quando si insediò come capo segreteria di Parisi, per poi passare per la Commissione Difesa della Camera (da parlamentare), arrivando alla Pinotti ed a Guerini. È riuscito anche a superare il periodo Trenta, aggrappato alla
Poltrona di ad a Difesa Servizi.
L’uomo è intelligente e scaltro ed ormai è il vero “gestore” del gabinetto, conoscitore di tutti i meandri e grande manovratore di organigrammi. È un temporeggiatore estremo, premio Nobel nel rinvio di problemi. Ora però ha iniziato a preoccuparsi ed a guardarsi intorno. Ci aveva già provato una volta ed era praticamente già il capo delle relazioni istituzionali di Leonardo, quando un parere legale sulla sua presunta incompatibilità (assurdo parere legale, visto che in quel tempo il Presidente era De Gennaro che era arrivato alla presidenza direttamente dal Governo), lo aveva bloccato. Ora ha adocchiato alcune possibili soluzioni di “uscita”: il posto di Alessandro Pelosini, capo Public Affairs di Fincantieri ( da trattare ora che si discute dei nuovi vertici dell’azienda), quello di Stefano Amoroso, direttore della Comunicazione di Leonardo (preferirebbe quello di Filippo Maria Grasso ma il ragazzo è solidamente insediato) o, last bat not least, la poltrona occupata da decenni da Carlo Maria Festucci, ultra settantenne, immortale segretario generale dell’Aiad (gli sarebbe piaciuto molto anche il ruolo di Guido Crosetto e cioè la Presidenza, ma essendo gratuito per Statuto, non ha molti pretendenti!).
Sono tutte posizioni che risolverebbero il problema di dover essere sempre in balia degli eventi politici e porterebbero un po’ di tranquillità familiare, monetizzando anni di esperienza. È però vero che in questi anni si è fatto molti amici ed altrettanti nemici e quindi le sue ambizioni trovano difficoltà. In tanti sperano di vederlo cadere ma non sanno che la sua rete di sicurezza esterna al PD comprende molte persone autorevoli: da Volpi a Cossiga, da Renzi a Stumpo, da Mulè a Lupi. Non poco, certo, anche se le sue assicurazioni sulla vita se l’è costruite (intelligentemente) curando l’amicizia con due persone: il padre nobile (la mamma si chiama Giorgia) di quello che è diventato il primo partito italiano (cioè Crosetto) ed il vero consigliere politico del Presidente della Repubblica, Simone Guerrini.
Ma mentre cerca nuove collocazioni, continua a muovere pedine a fare nomine ad occupare spazi con amici. Come Giovanna Romeo, sua fedelissima, da poco nominata Vice Segretario Generale Civile, la più alta carica civile al Ministero della Difesa.
O come l’Ammiraglio Credendino, da lui fortemente voluto contro il parere di tutti, solo per accontentare la Mogherini. Peccato che ora lei sia diventata una della peggiori nemiche del suo Ministro, Guerini, nella corsa alla carica di Segretario Generale della NATO cui ambiscono entrambi (l’ex commissaria Europea passa il suo tempo a spiegare che non si può accedere ad una carica così, senza saper parlare inglese).
Chissà se “Lorenzo Il Buonissimo” gli perdonerà la “guerra sotterranea dei pettegolezzi” in una scelta così importante.