Il bersagliere va a gran velocità (a parte quando si deve vestire)

Il bersagliere va a gran velocità (a parte quando si deve vestire)

16 luglio 2019

Venti minuti per indossare la divisa? E meno male che i bersaglieri dovrebbero essere abituati a far le cose di corsa! Ma, evidentemente, ai 22 militari dell’Esercito in servizio alla caserma di Altamura, nel barese, piace prendersela comoda. E, già ci sono, vorrebbero pure che quei minuti spesi per vestirsi con gli “abiti da lavoro” fossero conteggiati come straordinari e come tali remunerati in busta paga.

Ma i giudici del Tar non solo hanno respinto la loro richiesta, ma li hanno pure condannati a pagare le spese processuali per avergli fatto perdere tempo (ben più dei loro 20 minuti quotidiani) con le loro assurde pretese. Anche perché se si dovessero pagare i minuti persi da chi la mattina litiga con la zip dei pantaloni che non si chiude o col ciuffo che non ne vuole sapere di stare a posto, sai che salasso?

È vero che con la sentenza 9417/2018, la Corte di Cassazione ha stabilito che il tempo utilizzato per mettersi la divisa deve essere retribuito, ma ha anche sottolineato che vale solo se c’è “impossibilità di indossarla e dismetterla a casa” e che comunque il tempo per cambiarsi va incluso nell’orario di lavoro, non di certo pagato come straordinario.

Certo che questi sono i primi effetti del riconoscimento dei sindacati nelle FFAA, sarà meglio ripensarci rapidamente…