Farmacie  italiane a rischio: il traccheggiamento della Salute favorisce l’industria estera

Farmacie italiane a rischio: il traccheggiamento della Salute favorisce l’industria estera

08 dicembre 2025

Una domanda non può più essere ignorata: perché frenare una norma che tutela le farmacie italiane, rafforza la sanità nei piccoli Comuni, aumenta la trasparenza e non costa nulla allo Stato?

Da settimane sindaci e amministrazioni locali, in particolare i Comuni che gestiscono farmacie e RSA, hanno inviato lettere e appelli formali per chiedere un intervento urgente.
Ignorare questa mobilitazione dei territori rende ancora meno comprensibile l’attuale immobilismo.

Quando una misura è così logica e tecnicamente solida, il mancato sostegno rischia di apparire non come prudenza, ma come una scelta dettata da interessi che nulla hanno a che vedere con quelli dei cittadini.

Tanto più in un momento in cui il settore è sotto pressione da parte dei grandi gruppi industriali esteri, pronti a consolidare il controllo del mercato.

Non aggiornare ora le regole significa aprire la strada a una concentrazione irreversibile, che colpirebbe la sanità di prossimità e penalizzerebbe soprattutto le piccole farmacie comunali e private.

C’è poi un aspetto politico che merita attenzione: la discussione sull’emendamento si intreccia con il ruolo del Sottosegretario Marcello Gemmato (FdI), farmacista e quindi figura centrale nel dossier.

È legittimo chiedersi se il clima di incertezza che circonda il suo posizionamento futuro stia contribuendo a un’eccessiva cautela del Ministero, preoccupato forse di non esporsi su un tema sensibile proprio nel momento in cui alcune ipotesi di avanzamento di ruolo circolano nelle ultime settimane.
Nessuna affermazione, solo un interrogativo politico che molti, nelle istituzioni, si stanno già ponendo.

Per un Governo che parla di sovranità economica e difesa degli asset strategici, lasciare scoperto un presidio sanitario essenziale sarebbe una contraddizione difficile da spiegare.
E nessuno potrà dire che “non si sapeva”: la scelta è chiara e resterà agli atti.

Approvare l’emendamento significa difendere i territori, ignorarlo significa lasciarli soli proprio mentre chiedono aiuto.