Governo: per gli Esteri sale Tajani e sparisce la pseudo-tecnica Belloni, sgradita a feluche e servizi

Governo: per gli Esteri sale Tajani e sparisce la pseudo-tecnica Belloni, sgradita a feluche e servizi

10 ottobre 2022

Dopo un assillante battage curato da giornaloni e media TV, grazie a Dio sta sparendo dai radar meloniani per la Farnesina la direttora del DIS, Elisabetta Belloni. A tutto vantaggio della candidatura di Antonio Tajani.
All’inizio, in effetti, la leader di FdI e premier in pectore, aveva accarezzato l’idea. Ma sono poi intervenuti due importanti fattori che l’hanno convinta a preferire il vice-Berlusconi per il delicato dicastero degli Esteri: 1) lo “sgradimento” per la Belloni (ma anche per gli altri ex-colleghi pensionati) attraverso un sondaggio informale fatto con le feluche di prima e seconda fascia attualmente in servizio; perché nessuno di loro ha dimenticato lo sgarbo fatto dall’ex-segretario generale, che dopo aver fatto parecchie pressioni per riuscire a far promuovere ambasciatore il suo “protetto” Michele Baiano, se l’era poi subito portato come vice al DIS, sconvolgendo prassi e meriti; 2) idem per la scelta del nuovo capo del personale del dipartimento nella persona del “raccomandato di ferro” di Zingaretti, Angelo Tanese; che ora potrebbe curare la “sistemazione” ai servizi di altri collaboratori in uscita dalla Pisana del presidente della Regione Lazio, appena eletto in Parlamento.
E soprattutto per questa discutibile assunzione, la Meloni ha acceso un faro sull’apparato che si occupa del coordinamento degli 007. Tanto da vagheggiare addirittura di non voler nominare un sottosegretario di sua fiducia e mantenere lei stessa la delega. Come fece, tra mille polemiche, Giuseppe Conte. E difatti quasi tutti i suoi più stretti collaboratori stanno ora facendo il possibile per farla desistere da questo intento, proprio per evitare che commetta lo stesso errore del leader M5S.
Resta il fatto che la leader di FdI si è fatta ora molto sospettosa in tema di servizi. E se i due direttori dell’AISE (il generale Caravelli) e dell’AISI (il prefetto Parente) continuano a godere della piena stima della premier in pectore, lo stesso non può dirsi per Elisabetta Belloni e la sua squadra del DIS.