Leonardo, ceffone norvegese al “leader mondiale” degli elicotteri, che fa il prezioso sulla cessione di Oto Melara

Nel silenzio più assoluto dei media radiotelevisivi e della cosiddetta “grande stampa d’informazione” (a dimostrazione di come possano essere entrambi condizionati dai massicci investimenti pubblicitari, pari ad oltre tre milioni di euro), ecco un altro paio di “perle” collezionate da Leonardo e dal suo formidabile tandem d’attacco Carta-Profumo.
ELICOTTERI—-Ricordate la trionfalistica dichiarazione di “Arrogance” sull’ex-Finmeccanica “leader mondiale dell’elicotteristica”? Bene, il ministro norvegese della Difesa, Bjorn Arild Gram, ha appena annunciato di aver rispedito al mittente, con una richiesta di risarcimento del danno pari a 500 milioni di euro, i 14 elicotteri Nh90 acquistati nel 2001 dal consorzio di cui fanno parte Leonardo, il gruppo Airbus e l’olandese Stork Fokker Aerospace. Del lotto, secondo quanto riportato dal blog “Poteri deboli” (l’unico media -insieme a MF e a Verità & Affari- ad aver riportato la notizia), solo otto velivoli si sono rivelati efficienti, mentre l’ultimo, a distanza di 21 anni dalla firma del contratto, non è mai stato neppure consegnato. Motivo? Gli elicotteri sono ritenuti del tutto inaffidabili, malgrado le costose modifiche apportate e il continuo ricorso ai pezzi di ricambio.
Bella figura, no? Soprattutto nei confronti di un partner Atlantico che esprime oltretutto il Segretario Generale della NATO, Stoltenberg.
E non è neppure la prima volta che accade, perché nel dicembre scorso analoga rottura del contratto era stata decisa dall’esercito australiano, a tutto vantaggio dei concorrenti del gruppo Lockheed Martin.
Congratulazioni vivissime.
OTO MELARA—-Nel frattempo, tutti presi a leccarsi le ferite in campo elicotteristico, I supermanager di Leonardo continuano a far finta di niente per l’offerta non vincolante d’acquisto del 49% di Oto Melara da parte di Rheinmetall. E sono già passate due settimane, perché la lettera del gruppo tedesco è del 25 maggio. Conoscendo la schizzinosita di Profumo ad occuparsi dei sistemi d’arma, dalla Germania hanno pensato bene di raddoppiare la marcatura, informando dell’offerta anche l’azionista di Leonardo, il ministro dell’Economia Franco ed i suoi colleghi Guerini (Difesa) e Giorgetti (Sviluppo Economico).
A La Spezia, si spera che sia ora il governo a richiamare all’ordine (almeno per quanto riguarda la buona educazione) sia il presidente Carta che l’AD Profumo. Staremo a vedere.

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