Leonardo, ottimi risultati anche nel terzo trimestre, ma i meriti se li tiene stretti solo Cingolani

Leonardo, ottimi risultati anche nel terzo trimestre, ma i meriti se li tiene stretti solo Cingolani

10 novembre 2023

C’è un fantasma che si aggira negli uffici di piazza Montegrappa: è quello del Condirettore Generale con delega sulla politica industriale e commerciale, Lorenzo Mariani. Perché per la comunicazione di Leonardo, gestita da un “fedelissimo” dell’AD Roberto Cingolani come Stefano Amoroso, Mariani è come se non esistesse. E non è una dimenticanza, ma una scelta, dal momento che ormai sono mesi che nei comunicati di Leonardo i risultati e i meriti del vero “motore” dell’azienda vengono regolarmente ignorati.
L’ultimo caso è clamoroso. L’ex-Finmeccanica ha reso noti gli ottimi dati del terzo trimestre e l’unico ad essere citato è Cingolani. Mentre tutta l’azienda sa benissimo che -in forza delle deleghe ottenute dal CdA- quei risultati è stato possibile raggiungerli proprio grazie all’impegno di Mariani.
Vediamoli. Ordini: +14,8%, con quasi 2 miliardi in più rispetto allo stesso periodo del 2022; +4,8% di ricavi; EBITDA in crescita del 6,,3 rispetto ai primi nove mesi dell’anno scorso della gestione Profumo; miglioramento di oltre il 33% del FOCF e riduzione dell’ indebitamento netto di gruppo per complessivi 546 milioni di euro (da 4,4 a 3,8 mld).
D’altra parte, che la comunicazione di Leonardo segua criteri molto curiosi, non è una novità. Con strani intrecci con chi segue i rapporti istituzionali e si preoccupa a sua volta o di incensare il ruolo del presidente, Stefano Pontecorvo, o di garantire investimenti aziendali e sponsorizzazioni del tutto discutibili.
Forse è arrivato il momento di rivedere un po’ tutto a questo riguardo. Magari prendendo ad esempio ciò che accade in Poste Italiane. Anche lì c’era un AD e DG come Matteo Del Fante che faceva da “assopigliatutto” in termini di comunicazione, oscurando i meriti del vero “uomo-macchina” aziendale, il condirettore generale Giuseppe Lasco. Ma ora, dopo la riconferma di entrambi per i grandi risultati ottenuti e gli ambiziosi ulteriori traguardi in via di raggiungimento, Del Fante ha capito di dover riconoscere spazi di visibilità anche al preziosissimo e insostituibile “numero 2”.