LEONARDO, primo CdA operativo con le nomine, le conferme, gli addii all’azienda dei “fedelissimi” di Profumo e il “caso Zoff”

LEONARDO, primo CdA operativo con le nomine, le conferme, gli addii all’azienda dei “fedelissimi” di Profumo e il “caso Zoff”

14 giugno 2023
Bye bye Cioffi, bye bye Parrella, bye bye Savio.
C’è molta attesa per il primo CdA operativo di Leonardo dopo le nomine di vertice che hanno portato in piazza Montegrappa l’ambasciatore Pontecorvo come presidente, l’ex-ministro Cingolani nel ruolo di AD e DG e Mariani come Condirettore Generale con delega su tutte le direzioni operative, la supervisione delle politiche industriali e commerciali e gli acquisti di gruppo. Si saprà quali saranno le scelte o le conferme per i nuovi e i vecchi primi riporti, la creazione di nuove aree e la conferma ufficiale dei top manager (tutti “fedelissimi” di Alessandro Profumo) che stanno lasciando o hanno già lasciato l’azienda. Tra questi, i più importanti sono l’ex-DG Lucio Valerio Cioffi (cui non hanno certo portato fortuna le auto candidature fatte pubblicare dai media amici) e il potente capo dell’ufficio legale, Andrea Parrella (il “comunista col Rolex” che sul suo cellulare sfoggia la foto di Enrico Berlinguer). Poi c’è chi, come Enrico Savio, l’ex-poliziotto innalzato nientemeno a “Chief Strategy and Market Intelligence Officer”, che pur di non dover rinunciare al ricco stipendio ha scelto la via dell’inutile pennacchio di DG di “Leonardo International” (e speriamo poi non faccia causa all’azienda invocando il “demansionamento”).
Tra le conferme negli incarichi, comunque, c’è una scelta di Mariani che ha provocato parecchio sconcerto in piazza Montegrappa: quella di volersi tenere accanto il responsabile della Divisione Velivoli, Marco Zoff.
Degno seguace di “Arrogance”,  che prima lo ha nominato a capo di Leonardo Group Service (LGS) ma poi, scoperti i piani per fargli le scarpe, lo ha messo a capo di Alenia, controllato a vista dal fidato Cioffi.
Nella fase iniziale del primo mandato di Profumo, mangiavano sempre insieme, tutti e due ex McKinsey, non perdevano un minuto nel condividere grandi strategie, rivelatesi tutte fallimentari.
Tra l’altro, il tutto condito da tanta protervia e pochi risultati (almeno in Leonardo). Visto e considerato che molto del suo tempo Zoff lo ha dedicato a contribuire all’apertura del sito Puntarella Rossa, piattaforma di recensione culinaria e poi nel 2017 ad aprire Eggs, ristorante a Trastevere con menu a base di uova.
 Difatti, a partei grandi impegni nella ristorazione, la sua gestione di  LGS non ha lasciato tracce.
Al momento del rinnovo di Profumo,  nel 2020, in pieno COVID, Zoff tenta perfino il triplo salto mortale, provando a farsi sponsorizzare dalla Lega, ma senza successo.
Profumo lo relega allora in Alenia dove è riuscito a perdere tutto. Perché per vincere una gara in un mercato così competitivo come quello degli addestratori o degli Eurofighter, bisogna metterci la faccia, rischiare, impegnarsi e avere senso del business. Senza queste qualità, si inanellano solo sconfitte.
Nulla da fare pure in Azerbaijan dove nonostante una negoziazione già avviata prima del suo arrivo, per la vendita di decine di M346, alla fine  salta tutto (salvo poi firmare in extremis, proprio in questi giorni, una mini-commessa per 2 miseri C27J).
Nonostante roboanti proclami su Milano Finanza per la vendita di Eurofighter in Egitto, ovviamente non succede nulla. Tra l’altro con un comportamento molto al limite perché la diffusione di false informazioni su aziende quotate, ai fini dei movimenti di borsa, potrebbe configurare il reato di aggiotaggio (qui pero’ occorrerebbe anche accertare le responsabilità tra la corporate e Alenia).
Comunque, come non succede nulla sugli Eurofighter, non succede nulla neppure sulla trattativa in corso sempre con l’Egitto per gli M346; per la solita incapacità di presentare un piano industriale attraente.
Il picco del successo (si fa per dire),  Zoff riesce tuttavia ad ottenerlo  in Grecia nel 2021, dove per vendere qualche M346 la grande Leonardo diventa fornitore di Elbit. Prende cioè una mega commessa ma da chi non fa aerei e sa solo gestire mercati e clienti (anche se in compenso ha visione commerciale).
Si arriva così all’anno scorso, sempre con l’ineffabile Zoff che supporta la linea di Profumo nella vendita dei famosi M346 in Colombia e quindi nello scavalcare ad un certo punto le istituzioni italiane e lo stesso Segretariato Generale. Eh sì perché per portare avanti la trattativa con D’Alema, la precondizione era far fuori i militari. E come capo di Alenia, ovviamente non poteva non aver visto le carte, soprattutto quando si inseriva una mediazione con lo studio legale Robert Allen law di Miami. Perché non ha mai denunciato nulla?
Ma Zoff è scaltro, persona intelligente e sa bene quando apparire o scomparire e quale casacca indossare, per ogni stagione.
Finito il regno di Profumo, le solite fonti interne dicono di averlo visto qualche settimana fa dal ministro degli Esteri e vice presidente del Consiglio Antonio Tajani (forse per vecchia fede juventina) nel disperato tentativo di sponsorship..
Prima delle nomine si sbracciava per remare contro Mariani e contro alcune linee guida del ministro Crosetto. Ora, dice in giro che sarà a capo delle strategie delle M&A e con ambizioni di prendersi di nuovo LGS o le partecipazioni di Leonardo all’estero, come quella in Hendoldt.
Non era il caso di renderlo inoffensivo invece di confermarlo nell’incarico? Boh…