Progetto Italia “bocciato” da Cancrini (l’assopigliatutto in ANAS)

Progetto Italia “bocciato” da Cancrini (l’assopigliatutto in ANAS)

17 luglio 2019

Mentre sul Giornale di oggi si parla degli oltre 200 milioni di euro di pignoramenti – di cui, in buona parte, a favore di Salini Impregilo – da eseguire nei confronti di ANAS per lavori mai pagati (per non parlare dei circa 9 miliardi dei contenziosi) balza agli onori della cronaca un’altra notizia, relativa a una nostra vecchia conoscenza.

Si tratta di Arturo Cancrini, avvocato assopigliatutto nel settore costruzioni, noto per essere il legale di fiducia di dirigenti di via Monzambano, ma anche di aziende e consorzi, tutti connessi fra loro (leggi qui).

Insieme al collega e socio Piselli, infatti, ha difeso negli anni (tanti anni) svariati dirigenti di ANAS, ma anche numerose imprese di costruzioni nei contenziosi contro la stessa ANAS, con buona pace dei conflitti di interesse. E con parcelle da capogiro. 

Ursula von der Leyen non ha nemmeno fatto in tempo a sedersi alla sua nuova scrivania di presidente della Commissione europea che già si è vista recapitare una lettera da parte del nostro avvocato nella quale si scaglia senza se e senza ma contro il cosiddetto “Progetto Italia”, messo in piedi dal costruttore Salini (lo stesso al quale, al momento, ANAS deve qualcosa come 42,3 milioni di euro).

Sotto l’egida di Salini Impregilo, “Progetto Italia” metterebbe insieme svariate aziende sulla strada del fallimento che operano nel settore degli appalti pubblici e delle costruzioni. Un colpaccio per Salini che, in una botta sola, si prenderebbe tutti gli appalti in corso di queste società (tra cui Astaldi, ma anche Trevi, Condotte, Cmc costruzioni, Grandi lavori Fincosit).

La lettera è stata inviata anche ai ministri Tria e Di Maio, oltre all’Anac di Cantone e alla Corte dei Conti per dire no a questa “nuova Iri” sia perché diventerebbe un colosso dalla concorrenza sleale – dice Cancrini – sia perché sarebbero i soliti aiuto di Stato mascherati (vedi caso Alitalia) e non sarebbe giusto nei confronti delle altre aziende del settore. Soprattutto quelle che rappresenta lui. Ovvero la De Sanctis costruzioni, la Ircop spa, la Inteco spa, la Monaco spa e la Europea ’92.

Insomma, con la scusa di agire in nome della libertà di impresa, Cancrini si nasconde dietro le aziende per le quali lavora per fare fondamentalmente gli interessi di ANAS. Che, nel frattempo, ha fatto dell’insoluto il suo modus operandi.