Tutor in autostrada, presto tutti spenti per un brevetto copiato

Tutor in autostrada, presto tutti spenti per un brevetto copiato

29 maggio 2018

I tutor, ovvero i varchi sulla rete autostradale monitorati con le telecamere, verranno spenti. Tutti quanti. E a breve. Tutto per colpa di un brevetto i cui diritti vengono rivendicati da una azienda fiorentina di hi-tech, la Craft, alla quale la Corte d’Appello di Roma ha dato ragione.

Così, in attesa che il contenzioso tra la Craft e Autostrade per l’Italia (che ha già annunciato il ricorso) venga definito, i varchi verranno spenti. Con inevitabili ripercussioni sulla sicurezza stradale, senza contare che siamo a ridosso dell’estate.

«Ora rischia di spegnersi anche il livello della sicurezza stradale – commenta preoccupato Giordano Biserni, presidente dell’Asaps-Associazione sostenitori Polstrada. – Dopo gli attacchi seriali al sistema del controllo della velocità con i vari misuratori come autovelox, telelaser e simili anche questo provvedimento sicuramente inciderà sui risultati auspicati per la sicurezza sulle strade».

I giudici della Corte d’Appello di Roma hanno deciso che Autostrade per l’Italia non potrà fabbricare, commercializzare e utilizzare il sistema. Tuttavia non hanno riconosciuto alla Craft i 7,5 miliardi di euro che aveva chiesto a titolo di risarcimento danni.

«Auspichiamo che prevalga il buon senso fra gli automobilisti per evitare che le autostrade tornino a vedere il costante incremento della velocità e il prevalere dell’arbitrio di quanti sono alla guida di vetture potenti» – continua Biserni, che giudica la situazione “assolutamente preoccupante”  per la sicurezza.

Nel 1999, la Craft ha inventato – e soprattutto brevettato – un “sistema di sorveglianza e controllo del traffico su strade e autostrade”, capace di leggere le targhe dei veicoli con speciali telecamere collegate con un elaboratore centrale che registra le violazioni dei limiti di velocità. Lo ha dunque presentato ad Autostrade per l’Italia che, però, non ha mostrato particolare interesse al sistema. Ha provato anche con la Polizia stradale, ma non ha ricevuto alcuna risposta.

«Poi nel 2004 – racconta Romolo Donnini, titolare della Craft, al Corriere della Sera – Polizia stradale e Autostrade annunciano di aver inventato e brevettato un rivoluzionario sistema di rilevamento della velocità media per il controllo dei veicoli». 

Una bizzarra coincidenza o una palese copiatura?