ACI, la “vecchia guardia” non si arrende e cerca in tutti i modi di ostacolare l’opera di pulizia del Commissario Straordinario Del Sette

ACI, la “vecchia guardia” non si arrende e cerca in tutti i modi di ostacolare l’opera di pulizia del Commissario Straordinario Del Sette

31 maggio 2025

Si avvicina la data delle elezioni per il nuovo vertice dell’ACI e crescono le iniziative della “vecchia guardia” legata all’ex-presidente Angelo Sticchi Damiani per cercare di condizionarne l’esito. Con ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato ma, innanzitutto, provando a screditare l’operato del Commissario Straordinario nominato dal ministro Andrea Abodi (d’intesa con Palazzo Chigi), l’ex-Comandante Generale dei Carabinieri, Tullio Del Sette.

È il caso di un’estemporanea iniziativa messa in atto dal sindacato interno CISL, zeppa di notizie false o distorte. A cui, peraltro, Del Sette ha subito risposto inviando ad Abodi una dettagliata contestazione – punto per punto – di quanto insinuato.

Si va dall’indicazione di quanto verrà risparmiato in questi mesi grazie alla rinuncia ai compensi personali e dei suoi collaboratori più stretti, a tutte le numerose altre iniziative di riduzione dei costi.

Alla base di tutto, comunque, c’è il tentativo di bloccare l’opera di “disboscamento” dei privilegi e delle incrostazioni consolidatesi nel tempo durante le gestioni precedenti.

Il 9 luglio si svolgeranno le elezioni per la scelta del nuovo presidente (ma il Commissario resterà in carica almeno fino ad ottobre). Favoritissimo è Geronimo La Russa, figlio del presidente del Senato e attuale presidente dell’Aci Milano. In corsa, tuttavia, c’è anche la presidente di Aci Roma, Giuseppina Fusco, ex-manager ENI, sostenuta proprio dalla “vecchia guardia” legata a Sticchi Damiani.

Che peraltro, dopo aver perso il ricorso contro il commissariamento davanti al TAR, attende ora l’esito dell’appello al Consiglio di Stato per il prossimo 19 giugno. Con poche speranze di riuscire a capovolgere la situazione.