Acqua pubblica privatizzabile: sconcertante che a studiarne la fattibilità siano gli ex-M5s che sostennero il referendum

Acqua pubblica privatizzabile: sconcertante che a studiarne la fattibilità siano gli ex-M5s che sostennero il referendum

02 marzo 2024

L’ultima Sassata ha fatto effetto. Il presidente dell’ENEL, Paolo Scaroni, ha subito abbandonato il progetto, provando a smentire con gli amici di far parte della lobby promotrice della “nazionalprivatizzazione” dell’acqua. Mossa molto opportuna.
Hanno invece preferito chiudersi a riccio Fabrizio Palermo e Patrizia Rutigliano, l’uno AD di ACEA e l’altra membro del CdA della multiutility, nonché esperta di privatizzazioni delle municipalizzate (vedi Comune di Milano). Loro hanno evitato qualsiasi commento, limitandosi ai contatti telefonici con il commercialista-architetto del dossier che circola nel giro dei “poteri forti”: l’ex-sottosegretario a Palazzo Chigi (Conte 1) e poi vice-ministro allo Sviluppo Economico (Conte 2) Stefano Buffagni; fedelissimo di Luigi Di Maio e con lui andato a fondo dopo la scissione dei gruppi parlamentari del M5s. E ora tornato al suo vecchio lavoro dopo l’esperienza politica.
Ma è francamente meraviglioso che siano  due beneficiati ex-grillini come Palermo e Buffagni a studiare la “nazionalprivatizzazione” dell’acqua, dopo che fu proprio il M5s a guidare il vittorioso referendum per l’abolizione della Legge Ronchi sulla possibilità di privatizzare il settore.
Ciò che ancora non è chiaro è attraverso quale processo intenderebbero procedere: direttamente con la creazione di un’ennesima Authority che dovrebbe regolamentare la gestione pubblico-privato, o facendola precedere dalla creazione di un fondo in cui far confluire consistenti capitali privati, in modo tale da rendere più appetibile il trapasso? Mistero.
E’ comunque incredibile che la lobby stia cercando di mettere a punto un progetto così ambizioso, senza prima averne parlato col governo. Perché-questo è sicuro- a Palazzo Chigi nessuno è mai stato messo al corrente del piano.