ANAS Calabria e i premi economici: a chi e perché? Boh!
Nei giorni scorsi ha tenuto banco la notizia che in Calabria c’è stata l’assegnazione di incentivi economici ad alcuni dipendenti dell’Anas. Una cosa che ha fatto storcere il naso a parecchie persone, tant’è che la Filt-Cgil si è sentita in dovere di intervenire. “I criteri di assegnazione di questi riconoscimenti non sono stati del tutto trasparenti” ha sottolineato la sigla sindacale.
Il dubbio che ad essere premiati fossero i soliti raccomandati (meglio se della Cisl) si è insinuato rapidamente, soprattutto tra i dipendenti che proprio non capiscono cosa diavolo significhi avere “comportamenti organizzativi” evidentemente più meritevoli di un riconoscimento economico rispetto a chi si spacca la schiena tutto il giorno.
Abbiamo così chiesto informazioni a via Monzambano, sollecitando i nomi di questi encomiabili lavoratori per far loro i complimenti (e non per verificare curriculum, amicizie e tessere, giuro!) e chiedere quale fosse il loro segreto: sì, insomma, come bisogna lavorare per meritarsi un premio? Perché in tanti vorrebbero saperlo. Che magari stanno lavorando nella maniera sbagliata e non lo sanno.
Peccato però che ci siamo sentiti rispondere “picche”, in merito alla lista di queste preziose risorse, e nemmeno con le motivazioni ci è andata meglio: “I premi sono stati assegnati nell’ambito del piano gestionale aziendale. Il piano, con cadenza annuale – sospesa solamente nel 2018, per l’impasse dovuto all’ingresso in Fs – prevede una valutazione dei “comportamenti organizzativi” relativi al periodo di riferimento (anno precedente, in genere). In seguito alla valutazione, affidata ai responsabili delle strutture dove operano le risorse, ed in base ad un budget predefinito (circa il 10/15 % del personale), su proposta degli stessi responsabili delle unità organizzative di appartenenza dei “valutati”, vengono attribuiti dei riconoscimenti di passaggio di livello o di premialità economica”. Questa la risposta dataci da via Monzambano, copincollando dieci righe da qualche documento.
E quindi? Come fanno gli altri – gli “immeritevoli” di premi – a capire come si lavora bene se non gli spiegate le motivazioni? Poi è ovvio che a vincere sono sempre “gli stessi”, o no?