Dopo Gianni V. Armani, ANAS diventa feudo grillino?

Candidato gradito dal Movimento 5 Stelle, Paolo Simioni – ex numero uno della società che gestisce i trasporti a Roma – si accinge a trasferirsi in via Monzambano, nelle vesti di nuovo amministratore delegato di ANAS.

Il tutto, dopo aver portato in tribunale i libri contabili di ATAC, libri che testimoniano un debito di oltre 1,5 miliardi di euro. Detta così, va detto, le premesse non sono delle migliori. Senza contare il conflitto di interessi denunciato da Repubblica. Ma chi siamo noi per giudicarlo prima del tempo?

Sulla poltrona di presidente, invece, dovrebbe sedersi il colonnello Roberto Massi: ex comandante dei Ros e attuale responsabile della tutela aziendale in Anas (il fratello Franco è segretario generale della Corte dei conti). Nei suoi confronti, inutile negarlo, siamo un po’ più fiduciosi. Ma lo eravamo anche di Armani, sicché meglio aspettare prima di lasciarsi andare a facili entusiasmi. Lunedì si dovrebbe finalmente decidere.

Commenti

  1. basta leggere i giornali Simioni è incompatibile, siede nei CDA di Gavio e di una impresa di costruzioni che ha pure un contenzioso con Anas, figurarrsi se i 5stelle fanno sta cavolata, dopo che Toninelli voleva spazzare via i concessionari autostradali ne mette uno in Anas?

  2. fa preoccupare che l’indiscussa onestà e competenza del manager interno alla società (ing. Ugo dibennardo), venga nei fatti non presa in considerazione, per agevolare un manager (ing. Paolo Simioni) che suscita tanti dubbi.

  3. E’ semplicemente scandaloso che si dia credito a candidature esterne, quando all’interno di Anas (fatte eccezione per i più recenti parvenu) ci sono straordinarie professionalità. Basta con questa politica di merda. Professionisti di Anas, per cortesia, ribellatevi!

  4. ma pensate veramente che se viene nominato un AD in quota grillina o leghista durante il mandato non subbisca “pressioni” per far assumere il collaboratore vicino al ministro.. e compagnia cantante?
    illusi !

  5. E allora che li facciamo a fare i concorsi in Anas se funziona così..?a che servono i titoli di studio se non vengono rispettati?chi doveva controllare non ha controllato nulla..serve discontinuità con il passato..e con i metodi del passato..

    • A Michè ma che caz.. stai a dì ….l’urtimo concorso in Anas e’ stato fatto nel 1990 e stavi ancora nell’utero de mamma, vuoi di’ le selezioni che fate ora dove ner compito se po’ corregge la risposta firmandolo a fianco cosi’ che sanno puro de chi e’, per nonparlare della prova orale dove te dicono le risposte prima…………..cosi’ er prode menestrello ha migliorato l’Anas assumendo meri ignoranti (dal verbo ignorare) che in altre aziende …serie non avrebbero fatto neanco i commessi (con tutto i rispetto per commessi e uscieri).

  6. Anonimo è tutto deciso, non servono petizioni, hai notizie che la voce dei dipendenti è stata mai ascoltata? Qui chi lavora è bistrattato, assiste continuamente al calpestamento della dignità e della professionalità in favore di incapacità e arroganza. Vedi il menestrello che è andato via, ma che almeno aveva rispetto del personale e delle gerarchie, chi lo ha sostituito è arrogante con i piccoli e timorosa con i suoi pari, segno di una evidente… lasciamo perdere.

  7. Se chi viene elimina i coordinamenti e si torna ai compartimenti, firmiamo tutti i 6000 dipendenti.
    Ma Bologna Torino Trieste e Potenza con chi andranno?
    Che non siano 19 ma almeno 15 i compartimenti è ipotizzabile .
    Speriamo!

  8. Non basta mettere il proprio nome su una stupida Petizione x salire sul carro dei vincitori… noi saremo sempre qui pronte a buttarvi giù!

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