Commissariamento per GSE, mentre si ricomincia daccapo per i vertici ANAS

Per le nomine dei nuovi vertici di GSE e di ANAS, il governo comincia a perdere qualche colpo e Draghi deve intervenire in prima persona per risolvere i problemi. E se per il gestore elettrico ha addirittura scelto la via del commissariamento, nominando Andrea Ripa di Meana Amministratore Unico (cioè rinunciando al CdA), per via Monzambano non sa bene che pesci pigliare.

Perché, a parte la rinuncia all’incarico di AD da parte di Ugo De Carolis (“cecchinato” come manager troppo legato ai Benetton), adesso pare che anche il presidente designato, il generale della GdF Edoardo Valente (oltretutto pure vice capo di gabinetto al MEF), abbia un problema di “incompatibilità”. Quale, ancora non si sa.

E così l’assemblea e’ stata rinviata al 12 agosto per cercare di dipanare la matassa. Le ipotesi sul campo sono tre: 1) scegliere un interno come Stefano Granati, tra l’altro molto ben visto da Luigi Ferraris, AD di FS e provare a mandare un segnale “tranquillizzante”verso l’azienda; 2) insistere sulla linea di un “papa straniero” e allora potrebbe questa volta trattarsi di Umberto Lebruto, attuale AD di Sistemi Urbani di FS (che era già in ballottaggio con De Carolis); 3) rinviare tutto a settembre, dopo le ferie estive, in modo tale di avere più tempo per rifare tutta l’istruttoria.

Forse, è proprio quest’ultima l’ipotesi più accreditata al momento e soprattutto “caldeggiata” dal M5S, che sta provando in ogni modo di difendere l’AD uscente Massimo Simonini, di cui però i ministri interessati non vogliono più sentir parlare per gli errori e le scelte sbagliate di questi ultimi due anni.

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