Continuano i dispetti di Urso verso il collega di governo Crosetto: brutta bestia l’invidia

Continuano i dispetti di Urso verso il collega di governo Crosetto: brutta bestia l’invidia

27 febbraio 2025

In ogni Governo di qualsiasi stagione politica è fisiologico che si sviluppi una sana competizione tra i diversi dicasteri. Soprattutto poi se rappresentati da figure appartenenti a partiti politici diversi.

Diverso e curioso è invece il caso del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che evidentemente mal sopporta – senza neppure nasconderlo troppo – i risultati conseguiti dal collega di partito e numero uno della Difesa, Guido Crosetto. Ogni due per tre l’inquilino di via Veneto non manca di auto appuntarsi una stelletta sul petto per meriti che – sfortunatamente per lui – non sono i suoi.

Su Sassate abbiamo già documentato qualche mese fa il maldestro tentativo di Urso di intestarsi il merito della cessione alla turca BayKar di Piaggio Aerospace, resa invece possibile dall’intercessione di Crosetto.

Ancora più clamorosa è stata invece la dichiarazione rilasciata da Urso a margine dell’inaugurazione della Casa del Made in Italy di Bolzano:
“Non ci sfugge che la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, abbia annunciato l’intenzione dell’Europa di scorporare – come chiedeva Giorgia Meloni da due anni – gli investimenti sulla difesa dal calcolo del Patto di stabilità, così da consentirci di raggiungere e magari superare gli obiettivi dell’Alleanza Atlantica del 2 per cento del Pil investito in difesa e soprattutto di rispondere all’esigenza di difesa dell’Europa in questo momento”.

Con tutto il rispetto per il Presidente del Consiglio, lo scorporo delle spese per la Difesa dal Patto di Stabilità rappresenta una delle battaglie storiche condotte prima di tutti dall’inquilino di Palazzo Baracchini.

Anziché divertirsi in scortesie e dispetti istituzionali, Urso farebbe forse meglio a concentrarsi sulla politica industriale del Paese, che a tutt’oggi rappresenta un indiscutibile punto di debolezza del Governo.