Azzerata l’inchiesta sul crac di Veneto Banca, si ricomincia daccapo

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Un “buco” di quasi 9 miliardi di euro, che ha spazzato via gli investimenti di 88mila azionisti di Veneto Banca. Un’inchiesta che andava avanti già da due anni. Invece, niente da fare, si ricomincia da zero. Perché la competenza territoriale non era della magistratura romana, ma quella dei giudici di Treviso, cioè di dove si trovava la sede legale dell’istituto di credito guidato da Vincenzo Consoli (il manager che si incontrava, a casa loro, con Maria Elena Boschi e il suo discusso papà, per salvare la Banca dell’Etruria). Qualcuno adesso sarà chiamato a rispondere davanti al CSM di questo catastrofico errore, che allungherà fatalmente i tempi delle indagini verso una succulenta prescrizione, oppure a pagare saranno solo i poveri risparmiatori? Scommettiamo che sarà buona la seconda? Così imparano a votare centrodestra…

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