Difesa: l’encomio solenne a Restaino e l’ipocrisia di Vecciarelli

Difesa: l’encomio solenne a Restaino e l’ipocrisia di Vecciarelli

06 agosto 2019

I lettori di Sassate conoscono bene i motivi e i particolari delle polemiche rivolte al generale Restaino in questi mesi. Così come sono stati regolarmente informati sui retroscena di un sollevamento dall’incarico protrattosi per la bellezza di sei mesi.

Mai, però, ci saremmo aspettati di poter leggere il contenuto dell’encomio solenne firmato dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, in data 19 giugno.

Perché non è una semplice ode zeppa di elogi farciti con la più altisonante retorica. No, è molto, molto di più. Da questo testo (che pubblichiamo integralmente qui sotto), non si capisce come mai il generale Restaino non sia seduto al posto del CHOD, visti i riconoscimenti tributatigli da Vecciarelli. Al quale, a questo punto, va rivolto un unico appunto: ma se poteva disporre di un fenomeno con le stellette di questo calibro, perché mai se n’è voluto dolorosamente privare?

Le nostre contestazioni sugli acquisti grazie ai soliti fornitori, senza passare dal MEPA, che fine hanno fatto? E già che ci siamo, caro CHOD, ci levi una curiosità: dove e da chi è stato “cucinato” il testo di quest’encomio solenne? Nel suo lussuoso alloggio di servizio o da qualche altra parte?