Caro direttore,
nei contratti delle mense è previsto che gli avanzi dei pasti giornalieri vengano ceduti alle onlus che ne fanno espressa richiesta oppure che tutto venga smaltito attraverso i canali convenzionali della nettezza urbana.
Questo però non accade nella caserma di Cesano (Roma) dove, ogni giorno, in completa disapplicazione del contratto, gli avanzi dei pasti vengono conservati – non si sa dove e con quali modalità – per essere consegnati alla sera a due militari – un colonnello e un maresciallo – che li utilizzerebbero per scopi strettamente personali.
Quali? Guarda caso queste due persone, oltre a essere proprietari di una fattoria con elevato numero di bestiame, pare che addirittura rivendano a fattori del posto le eccedenze prelevate dalla mensa. Il tutto in cambio di prodotti in natura, per trarne un vantaggio personale.
La cosa sconcertante è che queste due persone non si muovono da sole: i Carabinieri, di buon numero all’interno della base, stranamente non si accorgono di nulla.
Ma la cosa più sconvolgente è che il tutto avviene con la piena complicità del personale della ditta appaltatrice che ovviamente non pensa minimamente ad opporsi, in quanto i prelevanti sono addirittura nella commissione di controllo mensa.
Pertanto in un regime di reciprocità e regole non scritte, ci si scambia il favore a discapito della qualità di vita del soldato.
Vi è quindi il ragionevole dubbio che vegano preparate più derrate per ottenere più avanzi con conseguente aumento di costo per le casse statali.
Nell’attuale contesto socio economico che stiamo vivendo, dove molte famiglie e singoli sono ridotti alla fame, le operazioni delle onlus sono quanto mai importanti.
C’è quindi la sensazione che anche in altre caserme venga disapplicata l’opzione prevista dal contratto a favore delle onlus al solo scopo di favorire queste figure deviate di servitori dello Stato, il che fa emergere più di un dubbio sulla scarsa operazione di controllo che i comandanti attuano nell’individuazione del personale delle commissioni. Che, a questo livello, dovrebbe essere irreprensibile e libero da qualsiasi interesse personale.
Ma questa è una pratica che va avanti da diversi anni a Cesano, di cosa si meravigliano? Povero reparto, pratiche indegne.
Questa è una pratica abbastanza diffusa in molte caserme, in tutte quelle dove chi deve controllare non controlla, cominciando dal personale militare che gestisce, passando per le commissioni di controllo fino ad arrivare ai capi ufficio/comandanti che omettono di vedere cosa, quanto e come viene servito al personale militare nelle mense.
Questo sito somiglia sempre più a radio naja ?????.
Potremmo intitolarlo voci dalle camerate per la ricchezza di contenuti e le modalità in cui vengono raccontati
Potesse!.Le mele marce dovunque si annidino vanno eliminate.
L’ articolo non è firmato e sarebbe stato opportuno metterci nome e cognome e poi, perché il nostro interlocutore non ha fatto un esposto ai CC… così sembra un pezzo di radio naja
Perché te credi ancora al fatto che poi rimani indenne? Se ne sono visti pochi di accanimenti nei confronti di chi ha fatto emergere cose poco ortodosse. Pertanto, ci sono 1000 e 1 strumenti per verificare questa storia najesca: telecamere, accessi, orari…..
Stessa storia da tanti anni ormai, tutti sanno, nessuno parla. Basta fare una visita nella “fattoria” per vedere “materiale” identico a quello presente nella caserma…Coincidenze?
Non è vero nulla di ciò !! Non credete a queste notizie false contro chi lavora per noi italiani ogni giorno nelle strade, all’estero ed in patria, nelle emergenze, terremoti, strade sicure, alluvioni e publiche calamita !!
Non riuscirete a infangare la patria e le forze armate con queste notizie false!
Firmato un italiano che crede alle istituzioni !!
https://www.google.com/amp/s/www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/taranto/1198096/martina-franca-ruba-alimenti-dalla-mensa-militare-arrestato-sottufficiale-dellaeronautica.amp
Non sta infangando le forze armate, ma qualcuno di così viscido che non merita di stare nelle forze armate. Ti assicuro che quelle persone non hanno fatto, ne stanno facendo e ne faranno qualcosa di buono per l’Italia. Sveglia!!!
Si….. vero…. ma per fortuna sei solo UNO che crede alle istituzioni…. o perlomeno siete in minoranza….
C’è chi fa il proprio lavoro onestamente, certo,
Ma le pecore nere nel gregge ci sono sempre state, e con loro l’omertà
Non ne sia tanto sicuro.
Quali sono le fonti di queste informazioni?
non serve la fonte, se è pubblicata su un giornale il capo redazione o chi per lui verifica la fonte del giornalista prima della pubblicazione, le fonti sono protette per permettere al giornalismo (quello vero e non quello schierato nei giornali di proprietà dei grossi gruppi industriali e fanno disinformazione) di poter essere lo strumento democratico di veglia e controllo indipendente.
Io nel 1994 ho visto capi gamella che riempivano i Renault espace di prosciutti e forme di grana e poi scoprivi che le mogli avevano i ristoranti, le cose non cambiano e se facciamo solo annunci sterili e codardi sul web siamo solo dei quaquaraquà, esistono le procure della Repubblica.
Per questa ragione fu chiuso il Ce.Ri.Co (Centro Rifornimenti di Commissariato) del E.I. Anni fa, in F.A. fu deciso che era ora di porre fine a questi comportamenti a dir poco indecenti ed immorali, oltre che disonesti. Praticamente il Cerico era una spece di supermercato dove si andava con della documentazione e si ricevevano i rifornimenti senza sborsare nulla, l’E.I. in questo caso poi provvedeva a intrattenere i rapporti con le varie ditte per i rifornimenti…. A seguito di inchieste molte persone, in ed extra F.A. vennero arrestate e, a quanto ne so, scontano beatamente la loro pena nelle sedi opportune. (I domiciliari non esistono per i militari va ricordato). Chiuso il Cerico la domanda era: “come alimento i soldati?” Ed ha portato la gestione del vettovagliamento ad essere in pratica “privata e separata” per ogni caserma, la quale, riceve una somma dal proprio S.M. che deve garantire per l’intero anno contabile il mantenimento delle forze, terminati quelli, S.M. “in teoria” non dovrebbe più, salvo evidentissimi giustificativi, erogare somme per il vettovagliamento… Purtroppo in questo caso, ancora più che nel precedente (gestione centralizzata via Cerico) la colpa è da ricercarsi nel personale della Caserma dove questi misfatti accadono… Ciò che posso personalmente dire è che, con la gestione disgiunta di queste risorse, con l’attuale modello, non è possibile scherzare perchè ha regole estremamente ferree e che se si riesce a forzare questo meccanismo è solo perché, a rigore di logica, si dispone di leve molto importanti, leve di cui, ne Maresciallo e ne Colonnello, hanno possibilità di disporre nella normalità dei casi. Spero che Cesano risolva presto il problema perchè ciò che accade, da articolo, non è giusto nei confronti dei soldati che credono nel proprio lavoro e missione e non è giusto nei confronti dei contribuenti.
Perché all’epoca non ti sei rivolto alla Procura militare della Repubblica? Sei tu che stai facendo il quaquaraquà.
L’articolo (anonimo) ha omesso di dire che sono loro che diffondono il coronavirus nel mondo, dell’alluvione in Sardegna e la guerra in Afganistan….tutti santi dietro la tastiera poi magari chiedono favori …
Dov’è lo scandalo supremo…quello che avanza anzicchè buttarlo nei rifiuti lo riciclano per il bestiame…e quindi???
Ma fatemi il favore…uscite di più rilassatevi che qui ci sono ben altri problemi da risolvere….
Lino…pensionato inps
La notizia è che c’è il dubbio che producano più scarto e quindi maggiore spesa inutilmente e per trarre piccolo vantaggio personale, ben venga se facessero una onlus “più cibo per le vacche” e chiedessero gli avanzi.
La notizia è la mancanza di morale nei confronti della amministrazione stessa…. “CON DISCIPLINA ED ONORE…” hanno giurato, non con “avanzi di gammella e tornaconto personale”.
Il solito discorso vecchio di secoli.
Per carità, due etti di pasta in più, una goccia nel mare degli sprechi, ma la notizia è che non c’è rispetto per quella che è la cosa giusta da fare.
Forse quello che non ha capito e’ che i pasti non consumati Non possono essere presi dal personale militare o civile per scopi personali, e per ricavarne un profitto se venduti. O devono essere buttati, e sta nel rischio di impresa, o li cedono alle associazioni tipo Caritas.
Chiaro Lino? E’ cibo sottratto alle onlus per non parlare di quello che si portano eventualmente a casa!!!
Possiamo sapere la fonte della notizia?
Se parlate di due persone in modo così diretto perchè non siete stati dai Carabinieri a denunciare il fatto?
È questione di decoro.
In mia presenza, un giovane Tenente dei cc a cui il barista aveva offerto un caffè, lo ha accettato ma ha pagato la consumazione.
Sono i comportamenti a cui dovrebbero assistere i subalterni.
Un Colonnello, che viene assistito dai suoi per grado e che si mette a trasportare cibo avanzato come uno sguattera, non sarebbe un esempio se il fatto riportato fosse vero.
La decenza è altro.
Magari qualcuno dovrebbe spiegarvi come funziona invece di scrivere ca…te.
spiegaci, siamo tutto orecchie, senza polemica. Se hai un tuo punto di vista condividilo.
Saluti
Le mele marce ci sono ovunque…io personalmente non do mai credito alle “letterine” non firmate…e poi come si suol dire..gli esempi sono quelli che sono.
Io credo che le Forze Armate siano uno degli ultimi baluardi di Onestà.
Io lavoro nle mense dei cc e posso garantire che i pasti non avanzano perché stiamo talmente stetti con li costi che se cuciniamo di più il giorno dopo non abbiamo niente da mettere in pentola… quindi questo articolo mi sembra tutta una stronzata…
Peccato che la realtà dei fatti è che con gli avanzi della mensa di Cesano… al massimo ci riempi la ciotola per un cane…
Ma di che stiamo parlando…!!!
Il direttore del giornale ha controllato la fonte???
Bene… allora sarebbe ora che cambi mestiere…
Radio naja… aveva più dignità…
Leggere queste notizie dispiace x ho nel cuore le FA e se e’ vero mi chiedo x questo Signore nn ha fatto una denuncia x in questo caso omettere queste informazioni puo’ essere un reato di omissione . Aggiungo inoltre che se anche fosse vero non ci meravigliamo x le mele marce sono in tutti gli ambienti e purtroppo anche fra i servitori dello Stato. Cmq grazie ai militari che sono sempre in soccorso e vicino al popolo .
Mai letto tante c..z..te tutte insieme nello stesso articolo…
L’ultimo degli addetti ai lavori…saprebbe già quanta aria fritta sta scritta in quest’articolo…
Mai letto tante c..z..te tutte insieme nello stesso articolo…
L’ultimo degli addetti ai lavori…saprebbe già quanta aria fritta sta scritta in quest’articolo…
Sono schifato, gente che deve essere immediatamente radiata.
Questa è la casta dei poveri. Vergognatevi anche a coloro che hanno commentato di essere a conoscenza da anni, questo significa complicità.
Saluti
c’è da ricordare che quasi in tutte le mense militari, il servizio e dato con gare nazionali a delle ditte private, e queste forniscono tutte le derrate alimentari, quindi queste aziende, credo, che non hanno l’interesse di cucinare pasti in più per poi buttarli via, per poi andare ad incidere sui costi delle aziende stesse. quindi penso che siano tutte cavolate quelle che sono state scritte.
Alla ditta interessa solo che i pasti forniti vengano pagati…e in teoria i pasti pagati sono solo quelli realmente consumati, in corrispondenza dei quali vi sono i buoni pasto emessi. A meno che gli stessi personaggi hanno trovato anche il modo di falsificare il numero dei buoni pasto emessi e consegnati
ammazza o… un colonnello che si prende gli avanzi della mensa per rivenderli…come si suol dire….non si butta via niente….
Nel 1984 ero lì come Allievo Ufficiale.
Uno di noi che stava al controllo mensa si permise di fare rimostranze ai superiori, a momenti andava a Peschiera del Garda…
Il problema non è denunciare, ma il mal costume di pochi che oltretutto infangano una categoria che è ed è stata una nostra eccellenza.
Nelle F.A. è difficilmente si denuncia perché c’è sempre la possibilità di ripercussioni, e peggio di una cosca!
Nel 1984 non c’erano ditte private che esplicavano il servizio di confezionamento pasti ma le derrate erano fornite tutte dalle amministrazioni militari e cucinate dagli stessi militari quindi…….????
Radio naya ha riaperto i battenti. Chi ha scritto questa lettera è solo un ignorante che non ha nemmeno il barlume di come stanno realmente i fatti. I rifiuti o gli avanzi vengono buttati nell’umido per poi essere smaltiti con la nettezza urbana o dati per alimentazione animale. La quantità delle derrate è solo in funzione delle presenze e non per fare un piacere al tizio che li ritira per darli ai maiali. Dimenticavo di premetterlo io non sono di cedano ma sono friulano. Per concludere vorrei dire al signore che ha avuto l’attore di scrive questa massa di corbellerie di informarsi prima di scrivere. Vergognatevi
Ho letto con attenzione tutte le vostre opinioni e mo permetto di dire che molti di voi non hanno la minima idea di come funziona il servizio vettovagliamento nelle caserme. La verità è che per quanto si faccia attenzione ci saranno sempre piccoli o grandi sprechi, sia che si tratti di catering completo, catering misto o gestione diretta. Resta altrettanto chiaro che per colpa di pochi approfittatori che non rinunciano a trarre profitto personale da ogni situazione, l’immagine delle FFAA viene spesso infangato . Personalmente ritengo che ognuno di noi a qualsiasi livello e in qualsiasi circostanza non debba mai essere omertoso, quindi la parola d’ordine è denunciare .
Secondo me qui sbaglia chi scrive l’articolo e tutti coloro che hanno fornito i commenti.
Qui non c’è alcuno spreco per l’amministrazione militare, in quanto la ditta che ha preparato i pasti è una ditta civile che può fare quello che vuole con ciò che avanza dalla mensa (ho visto anche dipendenti delle portare gli avanzi a casa). Il contratto, opportunamente, prevede che venga smaltito o ceduto alle ONLUS, ma a decidere è la ditta, non la caserma. La ditta, inoltre, ha dei responsabili per ogni punto cottura e per il territorio: sono loro che controllano e decidono cosa fare. Inoltre, chi scrive l’articolo, omette un particolare: ai militari di Cesano è mai stato negato il pasto spettante? In questo ci poteva essere il danno erariale. Se i militari hanno ricevuto quanto gli spetta, nessuno può puntare il dito sulla ditta. Chi scrive l’articolo, mi sembra uno dei tanti che in passato gli è stato negato qualche affaire o qualche altro illecito guadagno da parte della ditta di vettovagliamento e, allora, punto il dito su chi riceve qualche eventuale beneficio…
No caro anonimo no e assolutamente come sostieni ……. come detto prima si evince che anche tu non sei a conoscenza delle direttive relative alla gestione dei servizi i vettovagliamento e/o delle loro gestioni .
Caserma Martelli Pordenone 1977 -78: quintali di avanzi con rientro di prosciutti. Tutti i bersaglieri in servizio potevano vedere.
Allarme in ANAS SpA: a voi tolgono gli avanzi… (crudele) e noi siamo rimasti senza stipendio, con tanto di mail di scuse da parte dell’ufficio buste paga. Aiutateci, oltre al marcio c’è la viva sensazione di un complottistico sabotaggio (?) o di gravi errori da licenziamento in tronco da parte di chi doveva tutelare la sicurezza dei pagamenti (??). Aiuto! Scrivo qui perché non ci sono più le autorevoli Sassate che avevano raddrizzato la schiena a più di qualche collega nella mia azienda. Grazie
È una pratica illecita, ma sono del parere che se non vengono richiesti da associazioni, invece di buttarli meglio ulizzarli in altro modo. Non credete? Perchè buttare del cibo quando lo si può evitare? Questo ovviamente escludendo la possibilità che tali avanzi non siano una qualche forma di pagamento per chiudere un occhio o forse entrambi.