DIFESA, grandi manovre (e aspirazioni) sotto il cielo di via XX Settembre: situazione eccellente
Dopo la candidatura dell’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone al vertice del Comitato Militare della NATO, ufficializzata dal Ministro Antonio Taiani, proseguono in via XX Settembre i giochi di palazzo per l’eventuale successione.
L’ammiraglio Enrico Credendino, CSMM, ha già praticamente ufficializzato il proprio interesse per il posto del Generale Luciano Portolano nel caso quest’ultimo venisse chiamato a fare il CSMD. Eh si, perché dopo decenni toccherebbe giustamente alla Marina quel posto. Non a caso, varie fonti di Sassate rivelano come il 21 giugno abbia chiamato a se’ l’Ammiraglio Dario Giacomin, visto che anche lui -forte della sponsorship del Ministro della Difesa, Guido Crosetto- dopo l’esilio a Bruxelles, sta cercando di entrare in corsa per l’incarico di Segretario Generale e DNA, avendo fatto già il vice. E se proprio andasse male, perché allora non fare il CSM della Marina se alla fine venisse scelto Credendino al posto di Portolano?
Il colloquio dei due è stato definito cordiale, anche se ovviamente ognuno ha detto all’altro una cosa diversa sul tema delle reali ambizioni personali.
Poi si sa che Credendino si muove da volpe avendo già usurpato, secondo codice marinaresco, il posto a Giacomin che puntava a fare prima il CHOD e poi proprio il capo della Marina. Perché si sa ad un certo punto il Governo Draghi scelse Cavo Dragone come CHOD (varando un decreto ad hoc) e Credendino al vertice della Marina, malgrado questi fosse più giovane di età di Giacomin. A quel punto, la cosa più onorevole per il Vice Segretario Generale poteva essere solo la “casa dorata europea” a Bruxelles. E così è stato.
Per questo si sta agitando e proprio il 21 giugno, oltre a parlare con Credendino, ha cercato sponsor in Fincantieri, dove però il Direttore della Divisione Navi Militari, Dario Deste, e’ un amico fidato di Credendino.
E come la pensano all’Aeronautica? Forte delle celebrazioni del Centenario, l’Arma Azzurra non vorrebbe certo perdere l’occasione per riottenere un incarico come quello di SGD e DNA, che controlla Armareo e i miliardi di acquisti in jet e altro, visto che, oltre il nuovo caccia GCAP, si parla di ulteriori 40 F35. Il CSMA, Luca Goretti, è stato chiaro: quel posto, casomai, toccherebbe a me o al Generale Ispettore Capo Giuseppe Lupoli, che oggi e’ proprio a capo di Armareo. Dato che l’ultima volta che l’aeronautica ha avuto il posto di SGD e DNA e’ stato con il generale Carlo Magrassi, a cui poi successe Nicolo’ Falsaperna ed ora Portolano, ambedue provenienti dalle file dell’Esercito.
Già, appunto e l’Esercito? S’e’ detto: Portolano punta a fare il CHOD se Cavo Dragone parte. E chi potrebbe aspirare al posto di Portolano e poi a febbraio di Pietro Serino quando finirà il mandato da CSME ((anche se lui ha già chiesto la solita proroga)?
Qui si agitano il SCSMD Carmine Masiello e il capo del COVI e neo-Commissario Straordinario per l’Emilia Romagna, Francesco Paolo Figliuolo, che forte di questa nomina del governo (e della contemporanea conferma al vertice del COVI), potrebbe giocarsi la carta della ricostruzione qualora riuscisse a portare velocemente risultati concreti.
Masiello, forte dei suoi consolidati rapporti politici, appare comunque il favorito (anche per il suo continuo dialogo con il Quirinale).
Certo è che i prossimi mesi saranno intensi in tema di trame e aspirazioni.
Tutti poi lavorano per la formula del 3+1, perché se non si riuscisse a fare il salto, perché non rimanere almeno un anno in più (Serino docet)? Nell’Italia che promuove solo a parole i giovani, cosa c’è di meglio che prolungare gli incarichi
di chi comanda nella gerarchia militare?