Difesa e Servizi: forse trovata la quadra, con De Leverano al posto di Massagli

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Con l’individuazione di Luigi De Leverano, uno dei generali dell’Esercito più stimati e attuale SCSMD, come nuovo consigliere militare del premier Giuseppe Conte, si starebbe per sciogliere il nodo delle nomine dei vice dei nostri apparati di sicurezza.

Quindi, sarebbe ormai davvero imminente il via libera per l’AISE a vantaggio dell’ammiraglio Carlo Massagli e del generale delle “fiamme gialle” Luigi Della Volpe, in sostituzione dell’attuale direttore Giovanni Caravelli e di Giuseppe Caputo. Per prendere il posto di Valerio Blengini all’AISI, sarebbe in pole position il generale dei carabinieri Carlo De Donno, mentre resiste la candidatura di Marco Mancini come possibile vice del DIS.

Prenderebbe il posto lasciato libero dal generale Carmine Masiello, l’ex-consigliere militare di Matteo Renzi a Palazzo Chigi, che dopo essersi autocandidato a tutto, ora si “accontenterebbe” di prendere il posto di De Leverano e chiudere così in bellezza la carriera come vice del Chod Enzo Vecciarelli.

Questo giro di nomine nasconderebbe però anche altro. Perché a febbraio dell’anno prossimo, andrà sostituito il CSM dell’Esercito, Salvatore Farina. La terna è già pronta ed è composta dai nomi dei generali Portolano (attuale comandante del COI, cui è già stato assegnato il delicato compito della distribuzione dei vaccini anti-Covid sul territorio nazionale), Serino (ora capo di gabinetto del ministro Guerini) e Figliuolo. Portolano sembra il più accreditato, anche perché particolarmente amato all’interno della forza armata e poi perché è sempre rimasto al di fuori dei giochi politici.

A vantaggio di Serino, al contrario, gioca proprio il suo attuale incarico. Sono purtroppo tantissimi i capi di gabinetto (ma anche i consiglieri militari) che sono riusciti a diventare CSM negli ultimi vent’anni. Figliuolo, invece, sembra il candidato più debole della terna, anche perché sponsorizzato solo dall’ex-Chod Claudio Graziano, di cui è stato stretto collaboratore (come, peraltro, lo stesso Serino). E non è neppure finita, perché pochi mesi più tardi ci saranno molte altre nomine da fare e nel 2021 cambierà faccia l’intero vertice delle FFAA.

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