Difesa, settimana-chiave per le nomine a Palazzo Chigi, al Gabinetto e a Palazzo Esercito
C’è molta attesa, negli ambienti politici e delle FFAA, per quella che sarà la scelta di Mario Draghi circa il nuovo Consigliere Militare di Palazzo Chigi. E del ministro Lorenzo Guerini per il capo di gabinetto chiamato a sostituire il neo-CSM dell’Esercito, Pietro Serino.
Per il primo incarico, il designato da via XX Settembre resta l’attuale SCSMD, il generale dell’Esercito Luigi De Leverano, che ha sempre riscosso in questi anni apprezzamenti trasversali. Da tutti, tranne che dal Chod Vecciarelli, che difatti -con uno sconcertante blitz ai limiti dell’insubordinazione nei confronti del ministro- ha tentato di sostituirlo con il proprio capostaff, il generale dell’Aeronautica Francesco Presicce.
Mossa che ha lasciato basiti ed irritati gli ambienti delle FFAA, Arma Azzurra compresa. Delicata è anche la decisione su chi sarà il nuovo capo di gabinetto della Difesa. Sembrava fatta per l’ammiraglio Enrico Credendino, molto sostenuto da vari esponenti del Pd, quando dall’interno di via XX Settembre, è cresciuta giorno dopo giorno la candidatura del generale dei carabinieri Salvatore Luongo, da molti anni apprezzato e discreto capo dell’ufficio legislativo del dicastero. E ora si aspetta la decisione finale di Guerini.
Nel frattempo, c’è molta attesa a Palazzo Esercito per quelle che saranno le prime mosse di Serino. Perché verrebbero viste con favore sia la sostituzione del capo della segreteria, il colonnello del “ruolo speciale” Provenziani, sia il “ridimensionamento” di alcuni “primi riporti” scelti dal suo predecessore, il generale Salvatore Farina.
A Provenziani, tra l’altro, viene addebitato di risultare da novembre effettivo al RUD (AISE, parte militare) pur non essendosi mai fatto vedere a Forte Braschi neppure per un giorno, ma con il conseguente riconoscimento di consistenti e svariate indennità.