C’è un Palazzo in cui l’agonia del governo Conte2 è seguita con un’attenzione (ma sarebbe meglio parlare di apprensione) particolare. È quello di via XX Settembre, la sede del Ministero della Difesa. L’eventuale trasloco di Lorenzo Guerini al Viminale o comunque la sua sostituzione, rischia seriamente di mettere in crisi tutto il lavoro di impostazione delle nomine di vertice previste da questi giorni fino all’inizio di novembre: una vera e propria rivoluzione che riguarderà tutte le FFAA.
Si parte da quelle dei vicedirettori dei servizi (tra cui Massagli) e si arriverà a quella del nuovo Chod al posto di Vecciarelli, passando via via per il nuovo consigliere militare di Palazzo Chigi (già scelto De Leverano, attuale SCSMD), i successori del CSME Farina, dell’Aeronautica Rosso e del segretario generale Falsaperna. E oltre a De Leverano, bisognerà quasi certamente provvedere anche all’individuazione di un nuovo capo di gabinetto. Le “grandi manovre” su tutto questo turbinio di scelte sono già cominciate da settimane, sotto la regia -appunto- di Conte e Guerini.
Ma è chiaro che i loro destini futuri, dentro o fuori dal prossimo governo (nuovo o “rimpastato” che sia), stanno mettendo a rischio le intese già delineate. La più importante delle quali, tra l’altro, riguarda la Marina, cioè l’unica forza armata che nel 2021 non dovrà sopportare un cambio al vertice, ma a cui comunque spetterebbe -secondo il criterio della rotazione- la poltrona di Chod, ora occupata da Vecciarelli. E proprio per questo incarico, Conte (per vendicare il suo fedele Massagli), Guerini (su consiglio del capo di gabinetto Serino (in corsa come CSME) e Vecciarelli (sempre sensibile agli input da Bruxelles di Graziano Badoglio), avevano già messo a punto un piano per far “saltare” un giro alla Marina e premiare l’Esercito. Ma a questo punto il discorso si fa lungo e complicato. Quindi, meritevole di un’altra puntata…
Per fortuna non c’è da preoccuparsi dei codici di lancio di missili a testata nucleare che in questo momento sono ancora in mano al Don(ald).
Certo che, per quelli capaci solo di campare sulle polemiche inventate, il fatto che il Ministro Guerini sia stato il migliore Capo della Difesa da decenni a questa parte è di secondaria importanza, vero? Beh, le dice uno che la divisa la veste, che dopo molte delusioni del passato, lavorare con questo Ministro ha ridato grande senso al lavoro che lo Stato Maggiore della Difesa svolge quotidianamente e che, almeno per una volta, dopo aver visto poltrone occupate dai personaggi più improbabili, oggi finalmente trova un vertice politico competente e che finalmente si rapporta con curiosità ed intelligenza con uno strumento militare complesso e ne riceve le proposte comprendendole e analizzandole dialetticamente! Dunque, massimo rispetto e stima per il Ministro, ce la meritavamo da tempo una guida finalmente all’altezza.