Difesa, la Volpi e l’uva-Trenta: se continua con le gaffe, finirà in pellicceria…
L’ineffabile sottosegretario leghista Raffaele Volpi, non si arrende. Vistosi “bruciato” il suo canale comunicativo preferito di “Difesa on line” (leggi qui), è alla disperata ricerca di qualche altro media compiacente per proseguire la campagna anti-Trenta.
E così ieri, con qualche supporto caritatevole (ma poco informato) di Palazzo Chigi, ha fatto filtrare la presunta indignazione dei vertici delle Forze Armate per un altrettanto presunto piano per l’utilizzazione dei militari in servizi civili. Facendo scrivere che l’idea della ministra sarebbe quella di servirsi di loro trasformandoli, alla bisogna, in pompieri, spazzini, infermieri, badanti etc.
Peccato che: 1) queste linee programmatiche, dolosamente estremizzate, figurino in un progetto messo a punto dal tandem Pinotti-Graziano; 2) tale progetto, non era all’ordine del giorno ne’ del Consiglio Supremo di Difesa dell’altro ieri, ne’ del Consiglio dei Ministri che si è tenuto subito dopo.
E allora, viene da domandarsi: non basta la (o il) TAV a creare problemi al governo? C’è proprio bisogno di dare corda anche alle miserabili ambizioni personali? Boh…