Fincantieri, dal Cavaliere Bianco al Cavaliere Nero?
C’era una volta il Cavaliere Bianco che arrivò a un passo da un duplice storico risultato: da una parte, salvare i cugini d’oltralpe di Chantiers de l’Atlantique da una crisi che i coreani di Stx avevano solo acuito.
Dall’altra costituire un campione europeo dell’industria navale non solo nella Difesa, ma anche nella costruzione di navi da crociera in grado di fare non solo dell’Italia, ma dell’Europa la leader mondiale assoluta del comparto. Il tutto senza perdere questo know how strategico, ma anzi dettare le condizioni competitive ai mercati dell’Ovest e dell’Est. Cosa che peraltro la nostra Fincantieri già fa, ma da sola e senza l’aiuto di nessuno.
Ebbene, il Cavaliere Bianco Fincantieri, evidentemente più temuto degli investitori coreani, è stato dapprima acclamato, ma poi stoppato da parte non solo del populismo sciovinista transalpino o dei timori teutonici della Meyer Werft (l’unico cantiere europeo a rischiare di restare escluso dall’affaire), quanto dall’immobilismo dei burocrati di Bruxelles.
Questi, invece di accelerare quando le condizioni di mercato pre-Covid ancora lo rendevano auspicabile, in virtù di una malintesa tutela della concorrenza continentale hanno deciso di soffocare nella culla il bambino che stava per nascere, riservandosi entro fine anno un pronunciamento che – se anche fosse positivo – arriverebbe comunque in ritardo. Questo dopo aver tentato persino di scaricare la responsabilità sulla stessa Fincantieri, colpevole di dover fornire delle soluzioni alternative che avrebbe invece dovuto indicare l’Antitrust.
Come dire la beffa dopo il danno di aver misconosciuto una regolare operazione di acquisizione, peraltro in percentuali ridotte rispetto al precedente take-over coreano, che già di fatto era pronta ad essere finalizzata.
Ma chi ci guadagnerà da questa scellerata ennesima pantomima tutta europea? Non certo i francesi, che saranno costretti ad aumentare l’intervento pubblico su Chantier se fallisse l’operazione, con buona pace dei socialisti nazionalisti che non aborrivano i colonizzatori coreani ieri, salvo additare lo spauracchio cinese oggi. Non i tedeschi, che resteranno ancora più isolati sullo scacchiere globale.
Fincantieri, tutto sommato, preserverà le proprie leadership ma, a causa di inetti e oscuri funzionari europei – cui fanno eco gli altrettanto eunuchi della Consob nostrana che hanno perfino chiesto spiegazioni all’intramontabile Giuseppe Bono sul pallido Sole 24 Ore – non potrà trainare le navi del Vecchio Continente verso rotte che sarebbero state meno incerte. E in tutto questo i nostri governi cosa hanno fatto e cosa fanno? Tacciono. Non pervenuti.
Chissà se il Cavaliere Bianco alla fine non decida di trasformarsi nel Cavaliere Nero di Proietti… E tutti ricorderanno cosa succede quando dai fastidio al Cavaliere Nero…