Telecom: Franco si tira indietro e rigetta la palla, cioè il destino di Gubitosi, in CDP

Ieri al Mef è andato in scena l’ultimo atto della pantomima Telecom: l’incontro tra i maggiori azionisti della società e lo Stato, rappresentato dal ministro Daniele Franco.
Incontro inutile perché il Ministro avrebbe detto che questa decisione non riguarda lui ma semmai CDP. Quindi la palla torna a Gorno Tempini. Cioè a Guzzetti, Bazoli e …all’Opus Dei, la grande protettrice di Luigi Gubitosi. Così, tornano in campo figure un po’ grigie come Costanza Esclapon, da sempre vicina all’ex-DG Rai, al punto da impedirgli di scaricare su DAZN le colpe del fallimento e lasciare che gli strali colpissero Telecom (siccome lei cura le relazioni di DAZN, Gubitosi non ha potuto attaccarla ed ha sacrificato il titolo Telecom per non mettere nei guai l’amica).
Quindi, come sempre in Italia, non prevale il merito, non vengono tutelati gli interessi aziendali o degli azionisti, ma le lobby, la parte opaca delle società, le consorterie. Con il beneplacito dello Stato, del MEF e perfino di CDP. Possibile che a Palazzo Chigi nessuno se ne accorga? E il Mise, perché non parla? Stanno giocando sulla testa di 45.000 dipendenti e distruggendo una società che era tra le migliori al mondo.

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