Le ultime “grandi manovre” per la scelta del nuovo CSM della Marina

Le ultime “grandi manovre” per la scelta del nuovo CSM della Marina

17 giugno 2019

Tra una bozza e l’altra di lettera da spedire a Bruxelles per scongiurare la procedura di infrazione sul debito pubblico, il Consiglio dei Ministri di dopodomani (ore 20) dovrà necessariamente nominare anche il nuovo Capo di Stato Maggiore della Marina.

Anche perché, 48 ore più tardi, l’ammiraglio Girardelli verrà colpito dai limiti d’età senza poter essere prorogato nell’incarico. Le “grandi manovre” per la successione sono tutt’ora in corso e con l’aria che tira potrebbero continuare fino al momento della riunione e magari proseguire anche durante il CdM.

Il Quirinale continua a mostrare di gradire la scelta dell’ammiraglio Cavo Dragone, attuale responsabile del COI (Comando Operativo Interforze), che però per motivi anagrafici non potrebbe garantire una guida temporalmente adeguata all’incarico. E le malelingue interpretano la preferenza del Colle per l’alto ufficiale con l’obiettivo di far “saltare” per la Marina la prevista successione all’attuale CHOD, il generale dell’Aeronautica Vecciarelli.

In questo modo, infatti, toccherebbe di nuovo all’Esercito il ruolo di vertice della Difesa, probabilmente per il generale Falsaperna, attuale Segretario Generale e Direttore degli Armamenti.

La ministra Trenta non ha mai nascosto, negli ultimi tempi, di preferire l’attuale Vice di Girardelli, l’ammiraglio Treu. Lo ha messo in testa alla terna (poi diventata una quaterna con il recupero quirinalizio di Cavo Dragone), preferendolo all’altro aspirante CSM, Massagli, attuale consigliere militare a Palazzo Chigi dai tempi del governo Gentiloni.

Ma il presidente del Consiglio Conte e soprattutto la Lega, puntano proprio su Massagli rispetto agli altri candidati, malgrado tutte le Forze Armate siano stufe di CSM troppo vicini alla politica, come appunto i consiglieri militari e i capi di gabinetto, gradendo piuttosto generali e ammiragli provenienti da incarichi operativi.

Più defilato resta il vice-Segretario Generale, Giacomin, terzo della vecchia terna, che oltretutto è il più giovane di tutti. E che in caso di nomina di Treu, con la futura promozione di Falsaperna a CSM dell’Esercito, in sostituzione del generale Farina, potrebbe trovarsi in una invidiabile posizione: diventare Segretario Generale e da quell’incarico, come già avvenne per gli ammiragli Porta e Di Paola, diventare CHOD, garantendo quella posizione alla Marina senza “”sorpassi” da parte dell’Esercito.

Questo il quadro aggiornato delle candidature e dei possibili incroci, annuali alla mano. Con la Marina costretta quasi ai “tempi supplementari” per riuscire a sapere chi sarà a guidarla per i prossimi anni. Non una bella figura per il “governo del cambiamento”. D’altra parte, non è certo la sola.