GSE/AU: Gualtieri preoccupato per Bubbico, ma Speranza non molla e Zingaretti va in suo soccorso

GSE/AU: Gualtieri preoccupato per Bubbico, ma Speranza non molla e Zingaretti va in suo soccorso

28 dicembre 2020

La Sassata di ieri ha raggiunto il bersaglio: l’ingresso di Filippo Bubbico nel Gruppo GSE, come presidente e ad di Acquirente Unico, ha fatto barcollare sia il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, sia il suo vice, Antonio Misiani.

Ma i due esponenti del Pd sono stati subito richiamati all’ordine dal segretario del partito, Nicola Zingaretti, preoccupato dall’eventuale apertura di un secondo fronte di guerriglia all’interno della litigiosa maggioranza di governo. Perché il “Churchill della Basilicata”, Roberto Speranza, leader di LeU, non vuole sentire ragioni e pretende proprio quella “poltronissima” per il fedele ex-vice ministro dell’Interno “trombato” alle elezioni del 2018.

E per ora, tutto lascia ritenere che avrà partita vinta, malgrado l’inadeguatezza dello skill di Bubbico per una responsabilità tanto delicata. Oltretutto, Gualtieri e Misiani avevano anche individuato una soluzione di buon senso: lasciare Andrea Peruzy, forte di un’esperienza e di un credito ormai consolidato, come presidente e ad di AU, dirottando Bubbico sulla meno esposta controllata GME (Borsa Elettrica). Macché, per Speranza e LeU non è sufficiente.

Così, domani, a meno di colpi di scena, il CdA di GSE, sarà chiamato ad ingoiare il rospo e gli investitori dei  500 milioni di euro in obbligazioni alla Borsa del Lussemburgo, potranno cominciare a riflettere sul da farsi. Se, cioè, sia il caso di continuare a credere in un gruppo e in una società che antepone scelte politiche biecamente lottizzatorie alla credibilità sul mercato internazionale.

E non è neppure da escludere che le conseguenze del “diktat” del ministro della Salute (ma non dovrebbe avere già abbastanza da fare in questi tempi di COVID?) finiscano poi per incidere anche sui fragili equilibri interni dello stesso GSE, alle prese con un ad che è arrivato al punto di far causa -in carica- alla sua stessa azienda. Domani il CdA (poi il 30 o il 31 toccherà all’assemblea). E sarà opportuno tornare a breve con un’altra Sassata…