Guerra dei porti: PD e IV come i “ladri di Pisa”, pur di favorire D’Agostino, Sommariva e Paita

Zeno D’Agostino, già legato al professor Ennio Cascetta e a capo della società “Logica” di Bassolino, punta tutto su Genova. Attuale presidente dell’autorità di sistema portuale di Trieste, D’Agostino era balzato agli onori della cronaca per aver firmato per primo il patto con i cinesi per fare di Trieste la base della Via della Seta. Ipotesi non gradita, pare, agli americani che fra l’altro a Trieste fanno transitare una fetta consistente del loro petrolio in Mediterraneo, per insufflarlo nell’oleodotto in direzione Austria e Germania. Due visite dell’Ambasciatore Usa in periodo pre Covid e la Via della Seta made in Trieste è sparita; anche se poi D’Agostino ha fatto entrare a Trieste la HHLA, società di gestione del porto di Amburgo, partecipata sempre dai cinesi. Ora D’Agostino sta tessendo la rete per conquistare la presidenza del piu’ importante porto italiano, Genova-Savona, puntando a scalzare Paolo Emilio Signorini (legatissimo a Toti) ex funzionario di vertice della missione Infrastrutture del ministero retto dal “tecnico d’area Pd”, Enrico Giovannini, ora grande “sponsor” dell’ambizioso D’Agostino. A Genova c’è in ballo il piu’ grande intervento infrastrutturale: la realizzazione della nuova diga del porto (circa un miliardo di investimento già approvato); ma anche il nodo ferroviario portuale e il completamento della linea veloce Genova-Milano. Piatto ricco, insomma, dove il PD vuole buttarsi a pesce. E a Genova si gioca oltretutto anche la battaglia fra MSC di Aponte (asso pigliatutto, inclusa ITA) e PSA di Singapore che gestisce il terminal di Voltri. Un teatro strategico per il futuro del settore marittimo.

Nel caso in cui D’Agostino riuscisse a coronare il suo sogno, a Trieste si sposterebbe Mario Sommariva, già segretario generale dell’autorità portuale di Trieste (con D’Agostino) e promosso presidente del porto di La Spezia (autorità portuale mar ligure orientale). Sommariva è un comunista doc, già segretario Filt Cgil , ovvero capo Cgil per i trasporti.    E a La Spezia, si libererebbe la poltrona di presidente alla quale ambirebbe Raffaella Paita, oggi presidente della Commissione Trasporti della Camera (Italia Viva) molto legata all’ex ministra Teresa Bellanova e moglie dell’ex presidente del porto di Genova, Luigi Merlo, oggi plenipotenziario per l’Italia del gruppo MSC di Aponte(Ginevra).

Riusciranno nell’impresa i nostri eroi? Basta attendere, soprattutto per vedere se il governo Draghi ce la farà a superare i mille ostacoli che si parano ogni giorno davanti ad una maggioranza composita e sempre più rissosa. Nel frattempo, Il governatore ligure Toti trema e si mangia le mani per i troppi ponti bruciati che si è lasciato alle spalle nel risiko del Quirinale…

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