
LEONARDO, si delinea meglio il futuro vertice: due soli ViceDG (Ungaro e Gualdaroni) con Grasso equiparato a loro per supervisionare la “Corporate”; resta misterioso il ruolo di Peruzzi
Le riunioni si susseguono a ritmo frenetico per definire il nuovo assetto di vertice dell’ex-Finmeccanica previsto all’assemblea dell’11 aprile.
Al termine della prima tornata di consultazioni, l’AD Roberto Cingolani si è dovuto arrendere: i vice DG potranno essere soltanto due, vale a dire Simone Ungaro e Carlo Gualdaroni, entrambi destinati a sovrintendere alle varie divisioni.
Per Filippo Maria Grasso, si sta invece delineando un ruolo equiparato a quello dei due colleghi, ma con una definizione che rispecchi meglio il ruolo di supervisore delle funzioni di corporate. Si parla (ma si attende una conferma nei prossimi giorni) di “head of Public Affairs” o di un titolo equipollente.
Ferma restando la destinazione di Lorenzo Mariani come nuovo AD di MBDA Italia (con Giuseppe Cossiga presidente e Ungaro probabile componente del board europeo della società), si moltiplicano anche le voci di possibili “epurazioni” e sostituzioni di primi e secondi livelli, soprattutto per quanto riguarda i più stretti collaboratori di Mariani.
Il primo a “saltare” è stato Manlio Cuccaro, Chief Procurement, Services & Operations Officer, ma presto a lui potrebbero aggiungersene altri.
Il più fitto mistero circonda nel frattempo il futuro di un primo livello del calibro di Enrico Peruzzi, destituito dall’oggi al domani dalla responsabilità delle strategie aziendali per il singolare ruolo svolto durante la trattativa per l’acquisizione della Deas (la società di cybersecurity attualmente sotto indagine con la SOGEI per l’ipotesi di tentato peculato).
Peruzzi, che è il marito di Domitilla Benigni, CEO della concorrente Elettronica (tramite la controllata Cyforgate) proprio della Deas di Stefania Ranzato. Un’incompatibilità per conflitto d’interessi curiosamente ignorata fino all’ultimo da Cingolani.
Ora, il “principe consorte” della Benigni è stato “parcheggiato” -come secondo livello- alle dipendenze di Massimo Comparini, responsabile della Divisione Space.
Peccato però che a nessuno sia venuto in mente di fargli lasciare anche il posto nel CdA del PSN (Polo Strategico Nazionale), dove continua tranquillamente a rappresentare Leonardo.
Curioso, no? Ma sul suo ruolo e sulle sue protezioni -dentro e fuori dell’azienda- converrà tornarci sopra con un’altra Sassata.
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