L’ex-ILVA perde ormai 65 milioni di euro al mese, ma il commissario Quaranta giura che per riportarla in attivo basterebbe poco
Informazioni ufficiali non ce ne sono, a dimostrazione della gravità della situazione. Eppure, il commissario straordinario di Acciaierie d’Italia, Giancarlo Quaranta, continua ad affettare ottimismo. Tenendo però riservato che intanto l’ex-ILVA non perderebbe più “solo” 50 milioni di euro al mese, ma sarebbe già a quota 65.
E nei colloqui riservati col ministro Adolfo Urso e tutti gli altri politici interessati, Quaranta continua a ripetere che per risanare l’azienda e riportarla in attivo, basterebbe poco. Peccato che però di quel “poco” ancora non sembra avere la ricetta giusta.
E così Acciaierie d’Italia va avanti nell’affondamento, con gli azionisti di maggioranza indiani che vedono sempre più lontana l’ipotesi di un “tavolo” governativo per studiare i possibili incentivi e gli arrembanti aspiranti ucraini che cominciano a leccarsi i baffi per un subentro che però non convince nessuno.