Sea Watch, la scrittrice Mariani Forni denuncia Gip di Agrigento

Sea Watch, la scrittrice Mariani Forni denuncia Gip di Agrigento

06 luglio 2019

La scrittrice sannita Ornella Mariani Forni, opinionista per testate nazionali e autrice di saggi e ricerche sulla “questione meridionale” ha denunciato la Gip del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, contro la sua decisione di scarcerare Carola Rackete.

La scrittrice, come riporta il sito Imolaoggi.it,  è partita dalla considerazione che la decisione del Gip sia basata su presupposti giuridicamente errati: uno su tutti, il fatto che gli immigrati trasportati dalla Sea Watch capitanata da Carola non erano naufraghi, ma “soggetti con destinazione predefinita”.

La decisione del gip – scrive – offende gli interessi, i sentimenti e i valori dello Stato italiano, per ”Delitto contro la personalità dello stato” poiché la sua attività, svilendo ed esautorando le Forze dell’Ordine impegnate in loco, ha violato l’art. 241 del Codice penale”. 

E aggiunge che “non può essere sfuggito al Gip l’intenzionalità della comandante tedesca nel restare quattordici giorni in mare pur nella consapevolezza di potere, nello stesso arco temporale, raggiungere porti sicuri: tunisini, algerini, marocchini, portoghesi, spagnoli, francesi, maltesi, albanesi, egiziani, croati”.

“Per tutto questo è difficile non dedurre  la determinazione a compiere un’azione estranea all’esercizio di un diritto e distante dall’onere di un dovere e ad arrecare un violento e deliberato insulto alle Autorità italiane ed ai Finanzieri”.

Mariani Forni parla poi di manovra intenzionale di stampo criminale, socialmente pericolosa: “l’ordine di accensione dei motori laterali, mirava a schiacciare la motovedetta della Gdf e la scriminante di cui all’art.51 appare uno scardinamento delle norme attraverso false premesse in fatto e in diritto”. 

Insomma, la scrittrice non le ha certo mandate a dire. E non è la prima volta che fa sentire, forte e chiara, la sua voce. Eccola in questo video (clicca qui) mentre dà una lezione ai finto-buonisti radical chic che amano riempirsi la bocca di belle parole (mentre i fatti arrancano).