Marittimi italiani: a Ercolano la rivolta contro Confitarma e Cgil, Cisl e Uil

Si è svolta ieri a Ercolano la manifestazione indetta dall’Associazione Marittimi per il Futuro per protestare contro l’assurda pratica delle “deroghe” alla legge 38/98, che permette ad alcuni armatori di godere dei benefici fiscali previsti da una legge nata per difendere i marittimi italiani e che invece viene applicata (grazie alla compiacenza di alcuni sindacati) anche se si imbarca personale extracomunitario.

Questa “deroga” è diventata una costante per gli armatori associati in Confitarma che, con la complicità dei sindacati, fa accordi lasciando a terra i marittimi italiani e sottopagando lavoratori extra comunitari.

L’Associazione Marittimi per il Futuro, che si batte da anni per la revisione del Registro internazionale delle navi e per l’applicazione del Dlgs Cociancich, è scesa in piazza ad Erecolano con oltre un migliaio di lavoratori del mare per chiedere il rispetto della dignità di una categoria, i marittimi, mortificata dal comportamento di certi armatori e di Cgil, Cisl e Uil.

Sindacati che avallano le cosiddette deroghe che ormai sono diventate una regola che permettono agli armatori che imbarcano extra comunitari di risparmiare sul costo del lavoro di ogni addetto a scapito delle decine di migliaia di marittimi che rimangono a terra come conseguenza di questi accordi.

Alla manifestazione che ha visto sfilare i marittimi italiani ha aderito Confintesa, unica Confederazione sindacale, che ha voluto dimostrare la sua vicinanza verso una categoria provata dalle logiche datoriali che, per ottenere più utili di bilancio, non si fa scrupolo di colpire l’economia di un territorio dove il lavoro marittimo rappresenta da sempre l’attività preminente.

Il Dlgs Cociancich prevede l’abolizione delle “deroghe” e sancisce che i benefici previsti dalla legge possano essere concessi solo in presenza di assunzione ed imbarco di personale italiano e/o comunitario.


Tale decreto, che doveva entrare in vigore per il triennio 2016/2018, è slittato grazie alla compiacenza di alcune forze politiche vicine a Confitarma al triennio 2017/2019 ma ancora oggi la situazione non è chiara ritardando notevolmente gli incrementi occupazionali italiani che l’applicazione della norma Cociancich avrebbe provocato nel settore marittimo.

Ercolano ieri è stata invasa dalle bandiere di Marittimi per il Futuro cui si sono inserite le bandiere di Confintesa che ha partecipato alla manifestazione con una sua nutrita e qualificata delegazione, guidata Lorenzo Santabarbara Segretario Generale di Confintesa Napoli Area Metropolitana, che è stata accolta dai lavoratori con grande entusiasmo.

Il fatto che Confintesa fosse l’unica confederazione sindacale presente alla manifestazione è stato stigmatizzato da Vincenzo Accardo, di Marittimi per il Futuro, che parlando dal palco al termine del corteo, ha chiesto che le forze politiche si facciano carico del problema di un settore che non può essere più penalizzato da un sistema che vede Confitarma e sindacati Cgil Cisl e Uil sottoscrivere accordi che tolgono il lavoro ai marittimi italiani.

Unica eccezione nel mondo imprenditoriale di settore è quella di Vincenzo Onorato, patron di Tirrenia e di Moby, che da anni sta combattendo una battaglia perché gli sgravi fiscali previsti dalla legge siano concessi solo ad armatori che imbarcano personale italiano o comunitario e non a coloro che assumono extra comunitari.

Purtroppo la lobby sindacale che, complice la politica compiacente, autorizza queste “deroghe” ha trovato anche nei media di Stato, che si sono ben guardati dal dare ampia diffusione alla manifestazione di Ercolano, una sponda per continuare a firmare accordi a perdere per i marittimi italiani.

I cartelli di protesta con scritto “Cgil Cisl Uil non siamo più il vostro bancomat” oppure “Cgil Cisl Uil non rappresentate più nessun marittimo” e ancora “Cgil Cisl Uil ricordatevi che dovete difendere i marittimi no Confitarma” dimostrano come l’intera categoria si senta tradita da quelle organizzazioni sindacali e cercano altre organizzazioni in grado di difendere i loro giusti e sacrosanti diritti. In questo Confintesa, con la presenza alla manifestazione, si è dimostrata l’unica confederazione disponibile a tutelare i lavoratori marittimi italiani.

La manifestazione ha anche voluto dare il sostegno ai circa 200 lavoratori licenziati dalla Soc. TTT LINES da parte dell’armatore Grimaldi il quale, dopo aver acquistato la linea (Napoli/Catania/Napoli), ha motivato tale provvedimento con una presunta improduttività della linea.

Marittimi per il Futuro e Confintesa chiedono ora al prossimo governo che risolva il problema dell’applicazione del Dlgs 221/2016 (Decreto Cocianich) che è l’unico strumento che può restituire dignità e serenità alle migliaia di lavoratori del settore costretti a subire le “alleanze” (non gratuite) tra Confitarma e Cgil, Cisl e Uil.

Sarà da verificare se i ”contratti” che si stanno stipulando tra M5S e Lega contempleranno anche la difesa dei lavoratori del mare e limiteranno le assunzioni di personale extra comunitario che vengono pagate con i soldi dei contribuenti italiani.

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