MASSONERIA, senza tregua la “faida” del GOI: Salsone querela Seminario
Non c’è tregua tra le fazioni dei massoni del Grande Oriente d’Italia. Mentre si attendono le decisioni della magistratura ordinaria, cui hanno fatto ricorso i sostenitori di Leo Taroni (prima eletto per pochi voti e poi defenestrato per altrettanti scarsi suffragi dalla carica di Gran Maestro), c’è ora da registrare un altro strascico giudiziario.
Con la denuncia per diffamazione aggravata contro Antonio Seminario (definito tramite comunicato ufficiale “Gran Maestro pro-tempore”) da parte dell’autorevole “fratello” lombardo Tonino Salsone, le tensioni sono destinate a crescere.
Motivo del contendere: l’intervista rilasciata una settimana fa all’”Espresso”, in cui Seminario spiega che l’espulsione di Salsone dal GOI sarebbe stata provocata – tra l’altro – da un “ammanco di cassa di 53mila euro” sui conti della Gran Loggia della Lombardia. Circostanza che Salsone definisce come falsa.
E così la “faida” continua… non facendo altro che aumentare il discredito generale nei confronti del sodalizio di Villa del Vascello.