Una volta, c’era lo spot “una telefonata allunga la vita”, ora va di moda la versione riveduta e corretta secondo la quale sarebbe piuttosto un’intervista al “Corriere della Sera” a cercare di evitare il plotone d’esecuzione.

Questo almeno devono aver pensato Roberto Tomasi e Stefano Venier, che pur ormai entrambi consapevoli di non poter succedere a se’ stessi alla guida di Autostrade per l’Italia e SNAM, hanno deciso di giocarsi la carta della disperazione sulle colonne domenicali del più importante e diffuso (si fa dire) quotidiano italiano.

E giu’ l’elenco degli splendidi risultati raggiunti, ecco elencati i motivi per i quali governo e Cdp dovrebbero confermarli nei rispettivi incarichi. Fatica sprecata, anche per lo “sponsor” dell’ultimo minuto.

Perché per le loro poltrone e’ già partita una corsa che li vede fuori dai giochi.

E se per ASPI il nome nuovo, rispetto a quelli già rivelati da Sassate, è quello di Antonino Turicchi (che però sembrerebbe più destinato ad una presidenza con ampie deleghe, piuttosto che alla carica di AD, magari destinata ad una risorsa interna come quella di Amedeo Gagliardi), per SNAM avanzano le candidature di Paolo Gallo (ITALGAS) e Fabrizio Palermo (ACEA). Ma si parla anche di un “terzo incomodo” dal “curriculum” assai prestigioso che Cdp dovrebbe tirare fuori all’ultimo momento per evitare di “bruciarlo” anzitempo.

Se Gallo non ce la dovesse fare, sarebbe comunque quantomeno confermato nell’incarico attuale.

Così come sembra ormai certo un nuovo mandato per Fabrizio Fabbri alla guida di Ansaldo Energia.