Paola De Micheli e quell’autogol sulle fake news alla Leopolda

Paola De Micheli e quell’autogol sulle fake news alla Leopolda

29 novembre 2017

Da quando ha sostituito Vasco Errani come commissario alla (non) ricostruzione delle zone del centro Italia, martoriate dal doppio terremoto tardo estivo e autunnale di ormai più di un anno fa, la fedelissima renziana Paola De Micheli si era soprattutto distinta per un presenzialismo quasi ossessivo sulle reti Rai e Mediaset senza disdegnare la pur non così plaudente La7.

Una versione al femminile del “ghe pensi mi”, culminata domenica 26 novembre con un intervento forse appena troppo ottimista alla Leopolda poi postato su Facebook intorno all’ora di pranzo con tutta una serie di cosiddetti hashtag che manco un millennial.

Eccolo: “#leopolda8 Ho conosciuto altre ricostruzioni come L’Aquila e l’Emilia, ma mai prima un #governo aveva proposto subito, nei mesi successivi al #sisma2016, un impianto normativo adeguato e un poderoso finanziamento. Siamo stati noi in un momento difficile di emergenza dare le necessarie certezze per la #ricostruzione. Ora il tessuto sociale sta rinnovandosi e lentamente sta riprendendo la vita normale”.

Sotto al post la sua immagine mentre tiene l’orazione “leopoldiana” . Di fronte e di profilo.

Peccato che, a partire dal primo commento a cotanta autocelebrazione, si conti una sfilza di pernacchie, vere e metaforiche, che neanche il principe De Curtis ne avrebbe messe tante insieme in una sola pellicola.

Un vero e proprio autogol.

Doppio se si conta la polemica sulle “fake news” che adesso imperversa tra grillini e renziani, che poi sono due categorie dello spirito politico italiota che se la battono all’ultima bufala per lo scudetto se non per la Champions in Europa.

Ovviamente, tra tanta informazione plaudente al governo Gentiloni, solo il “Fatto” ha notato la gaffe social mediatica della De Micheli.

Che però fa meno ridere se si pensa che a Norcia come ad Amatrice, e in tutti gli altri comuni colpiti dal doppio sisma del 2016, sono ormai al secondo inverno tra tendopoli, container e residence sull’Adriatico.