Per Fini e D’Alema è arrivato il momento dell’ ”esilio mediatico ostativo”

Per Fini e D’Alema è arrivato il momento dell’ ”esilio mediatico ostativo”

31 ottobre 2022

Proprio vero: a volte ritornano. Se poi lo fanno in coppia, lo stesso giorno, anche se su reti  tv differenti, la coincidenza si fa ugualmente curiosa. Insomma: l’esibizione contemporanea davanti alle telecamere di Gianfranco Fini e Massimo DAlema merita di essere commentata.
E allora vediamo un po’ com’è andata.
L’ex-leader di AN ha rifatto un po’ la storia della destra italiana da Fiuggi in poi per arrivare a ripetere che l’antifascismo è un valore. Insomma, niente di nuovo. Tranne il fatto di garantire che non ha intenzione di interferire nella linea di Fratelli d’Italia. E meno male.
L’ex primo premier postcomunista ha cercato dal canto suo di accreditarsi come un semplice e ridanciano “analista” politico preoccupato solo di difendere la memoria di Enrico Berlinguer, denunciando contemporaneamente gli errori del Pd.
E le bugie e le reticenze sugli scandalosi retroscena dell’acquisto della casa di Montecarlo da parte del cognato di Fini? Peccato, Lucia Annunziata ha fatto finta di essersene dimenticata.
E la febbrile attività di D’Alema per cercare di far comprare alla Colombia da Leonardo e Fincantieri aerei e corvette? Macché, acqua passata anche per Concita De Gregorio e David Parenzo, specializzati nel rivangare di vecchio solo le militanze neo-fasciste.
Certo, come no.
Ma non sarebbe giusto allora, di fronte a tanta sfacciata faziosità da parte di certi colleghi, che le vestali giornalistiche del “politicamente corretto” chiedessero per questi ex-politici almeno l’introduzione di un “esilio mediatico ostativo”?
Un po’ come succede per l’ergastolo. Chi si rifiuta di collaborare per fare luce su vicende torbide di cui è stato protagonista, se ne stia a casa e ci risparmi di andare in tv ad esternare consigli e critiche sulle vicende politiche dalle quali -grazie a Dio- si sono autoesclusi.
Dicono tutti: finalmente è tornata la politica. Vero. Però adesso è il caso che si riscopra anche l’etica.